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FOCUS - Osservatorio Città Metropolitane N. 1 - 28/07/2014

Osservatorio Città Metropolitane

Dopo 25 anni che se ne parla, dopo aver avuto quindici anni fa l'onore della menzione costituzionale, per la prima volta le Città metropolitane sembrano ormai destinate a infilare la dirittura di arrivo e a presentarsi davanti al traguardo della loro concreta, effettiva istituzione e del loro funzionamento. Si è discusso per lungo tempo del rapporto tra area metropolitana e città metropolitana (se dovesse cioè prevalere la logica funzionale o quella istituzionale); si è discusso della dimensione delle città metropolitane italiane, confrontandola con quella - ben maggiore - delle aree metropolitane di altre esperienze, sia europee che mondiali; si è discusso del rapporto con le Regioni, sia sotto il profilo dimensionale che sotto quello istituzionale (cosa succede quando una città metropolitana copre un terzo o la metà, se non più, della popolazione della Regione di riferimento? Come distribuire i poteri fra di due soggetti?); si è parlato molto del rapporto con le istituzioni di area vasta, siano esse le province ovvero una istituzione diversa. Non c'è dubbio che, nella concreta realtà italiana, le città metropolitane possano costituire un fortissimo polo di attrazione economico, sociale, finanziario, turistico. Ma egualmente non vi è dubbio che nelle (circoscrizioni provinciali relative alle) quindici città metropolitane (comprese quelle istituende nelle Regioni a Statuto speciale) abita più di un terzo della popolazione italiana; ed egualmente non vi è dubbio che in Italia vi è una significativa distribuzione di ricchezza, di attività economiche, di richiami artistici e turistici anche nelle zone a urbanizzazione diffusa (Bergamo, Brescia, Verona, Padova, Pescara, Salerno, ecc.) ovvero con una urbanizzazione limitata (le Langhe, le Dolomiti, il Chiantishire, la campagna umbra, la Maremma toscana e laziale, le coste meridionali, solo per fare qualche esempio). Occorre individuare il punto di equilibrio che permetta una crescita armoniosa di tutta la società italiana. Tante dunque le opinioni, tante le soluzioni possibili, tanti i nodi ancora da sciogliere. E tuttavia il processo è partito e sembra giunto il momento in cui tutte le questioni, quelle risolte così come quelle irrisolte, devono trovare una risposta per dare concreta attuazione al disegno istitutivo che la legge 56/2014 ha delineato. Questo nuovo focus che prende avvio oggi su federalismi.it, interamente dedicato alla città metropolitana, al loro processo attuativo ed a tutti gli aspetti istituzionali ed ordinamentali correlati, si propone, sotto la direzione di Beniamino Caravita e di Alberto Lucarelli, di fornire agli studiosi ed agli operatori del diritto spunti di riflessioni e materiale per seguire tanto il dibattito dottrinario quanto gli effettivi passi attuativi delle Città metropolitane, sia quelle delle regioni a statuto ordinario, sia quelle delle regioni a statuto speciale. Anche grazie all’ampio Comitato di direzione che l’iniziativa può vantare, la sfida è quella di fornire documentazione, aggiornamenti e report con l'obiettivo - come è tradizione di federalismi - di seguire da vicino la prassi istituzionale, mantenendo nel contempo alto il livello della riflessione culturale.

 
BC, AL  

La Città metropolitana: un modello a piramide rovesciata

Dalle ricerche di J. Friedman e Wolfe e di Sassen le “grandi città” sono riapparse a livello internazionale come uno dei luoghi essenziali per migliorare la qualità della vita delle comunità. Sono entrate a pieno titolo come soggetti di rilevanza internazionale, dove in alcuni casi... (segue)

I liberi Consorzi comunali e la dubbia legittimità costituzionale dell’art. 15 dello Statuto siciliano a Costituzione invariata

Con la legge regionale 24 marzo 2014, n. 8, l’Assemblea Regionale Siciliana ha disposto l’abolizione delle Provincie, la loro sostituzione con i liberi Consorzi comunali e la costituzione delle Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo. La Sicilia ha, dunque, anticipato la riforma... (segue)

Alla ricerca di una definizione giuridica di Città metropolitana. Dalla metropolitan culture dei primi del ‘900 alla Riforma Delrio

Dall’anno 1990 l’ordinamento italiano prevede un ente di governo del territorio chiamato Città metropolitana. Nel 2001 tale ente è stato – come si suol dire – “costituzionalizzato” e oggi, a norma dell’articolo 114, comma 1, della Costituzione, esso “costituisce” la Repubblica italiana... (segue)

Città metropolitane. Area, procedure, organizzazione del potere, distribuzione delle funzioni

Dopo più di vent’anni, dopo una lunga fase di inattuazione di normative prima solo ordinarie poi anche di rango costituzionale che non possono essere in questa sede oggetto di trattazione, il 3 aprile 2014, la Camera, in terza lettura, ha definitivamente approvato il d.d.l... (segue)

Spunti di riflessione sull'indefettibilità del principio di democrazia partecipativa nella definizione delle circoscrizioni territoriali provinciali

L'assetto recente delle circoscrizioni provinciali, così come l'intero sistema degli enti locali, mostra i segni di un lungo percorso “irrazionale” che, sebbene poco veda conservato dell'originaria accezione del termine che valeva a descrivere le provinciae quali territori assoggettati al dominio... (segue)

Alla ricerca della (violata) democrazia partecipativa. La L.R. Siciliana n. 8/2014 e la L. n. 56/2014: questa o quella per me pari sono

Con l'approvazione della legge n. 8 del 24 marzo 2014 riguardante la "Istituzione dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane" da parte dell'Assemblea regionale siciliana, l'abolizione delle province è divenuta legge. Queste ultime hanno lasciato il posto all'istituzione di nove... (segue)

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