
Con decisione adottata il 3 ottobre 2014 e pubblicata il 19 novembre 2014, la Commissione Europea ha autorizzato senza condizioni la concentrazione relativa all’acquisizione da parte di Facebook di WhatsApp. La Commissione è giunta alla conclusione che tale operazione non sollevasse criticità concorrenziali dopo aver focalizzato la propria analisi su tre specifiche aree:
- per quanto riguarda i servizi di comunicazione tra utenti, la Commissione ha rilevato che il servizio Facebook Messenger e WhatsApp non sono concorrenti diretti e sono applicazioni utilizzate dagli utenti con diverse modalità e abitudini; inoltre il mercato rilevante è estremamente dinamico e caratterizzato dalla presenza di diverse altre applicazioni (Viber, iMessage, Telegram, WeChat, Google Hangouts, etc.) che esercitano una significativa pressione concorrenziale;
- per quanto riguarda i servizi di social network, il market test effettuato dalla Commissione ha dimostrato come WhatsApp non sia considerato dalla maggior parte degli utenti come un social network in concorrenza con Facebook. Inoltre, anche un’eventuale integrazione tra i due servizi non produrrebbe una significativa riduzione della concorrenza in quanto la base utenti dei due servizi è in buona parte la stessa;
- per quanto riguarda la pubblicità online, la Commissione ha ritenuto probabile che Facebook, sfruttando i dati degli utenti raccolti tramite Whatsapp, possa rendere maggiormente mirata ed incisiva la propria pubblicità online. Tale circostanza, tuttavia, non è stata considerata pregiudizievole per la concorrenza alla luce della molteplicità di servizi che forniscono pubblicità “targettizzata” e mirata.
V.M.
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