Abstract [It]: L’articolo analizza il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE riferito alla giustizia amministrativa, sia come provenienza della rimessione sia come oggetto del dubbio interpretativo. Registra un primo atteggiamento “difensivo” dei giudici amministrativi, collegato alla doverosità o alla opportunità del rinvio, e un recente utilizzo più disinvolto, sia dei giudici amministrativi sia della Corte di Cassazione, inteso a ricercare nuove potenzialità dell’istituto. L’ultima frontiera, analizzata criticamente, invoca un sindacato della Corte di Giustizia sulle previsioni costituzionali dedicate al rapporto tra le giurisdizioni e un’interpretazione del giudice sovranazionale riguardo a istituti già scrutinati dalla Corte costituzionale, mediante un nuovo e criticabile utilizzo della “doppia pregiudizialità”.
Abstract [En]: The essay analyzes the preliminary reference to the EU Court of Justice referred to administrative justice, both as the origin of the remittance and as the object of the interpretative doubt. It remarks a first "defensive" attitude of the administrative judges, linked to the dutifulness or opportunity of referral, and a recent more pervasive use, both of the administrative judges and of the Court of Cassation, aimed at seeking new potential of the institute. The last frontier, critically analyzed, calls for a review by the Court of Justice on the constitutional provisions dedicated to the relationship between jurisdictions and an interpretation by the supranational judge regarding institutes already scrutinized by the Constitutional Court, through a new and criticizable use of the "double preliminary question".
Sommario: 1. Il rinvio pregiudiziale di interpretazione e i suoi presupposti. - 2. L’obbligo di rinvio pregiudiziale e le preclusioni del processo amministrativo. - 3. La ragionevole durata del processo e la responsabilità del giudice per omesso rinvio. - 4. Una prima risposta della Corte di Giustizia: il giudice di rinvio “dominus” della rilevanza della questione. - 5. I persistenti dubbi del Consiglio di Stato sui rischi della “pan-ermeneutica” europea. - 6. La motivazione della rimessione e la leale collaborazione tra giudici. - 7. Rinvii pregiudiziali “distorsivi” rispetto all’ordinamento nazionale. - 7.1. Rinvio accelerato del T.a.r. in sede di ottemperanza per “disapplicare” il giudicato del Consiglio di Stato. -7.2. Il dubbio delle singole sezioni verso la nomofilachia dell’Adunanza Plenaria e la conformità al diritto UE del principio di diritto. - 7.3. Rinvio della Corte di Cassazione per sindacare il giudicato del Consiglio di Stato ritenuto contrastante con il diritto UE. Inammissibile vis expansiva. - 8. Il parametro di pregiudizialità “conteso” tra Corte di Giustizia UE e Corte costituzionale. Assimilazioni forzate. La nuova frontiera: rinvio pregiudiziale per “modificare” la Costituzione in via interpretativa?
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