Abstract [It]: I beni confiscati alla criminalità organizzata, nella loro qualità di beni pubblici, rappresentano un potenziale enorme per le comunità locali nello sviluppo territoriale, attraverso il riutilizzo sociale e il ripristino della legalità violata. Il Codice antimafia, nel perseguire le finalità di cui all’articolo 48, comma 3, lett. c), prevede che i comuni possano affidare tali beni in concessione a terzi. In considerazione dell’assenza di ulteriori riferimenti normativi, da più parti si avverte la necessità di approfondire de iure condito e condendo la disciplina avente a oggetto la procedura per l’affidamento in uso. Il regolamento comunale, data la prossimità dell’ente ai bisogni del territorio, pare essere lo strumento attraverso cui tale esigenza possa essere soddisfatta.
Title: Municipal Regulation and Entrustment in Use in the regulation of property confiscated from organised crime
Abstract [En]: Local necessities are the starting point to think over and enhance the administrative action aimed at valuing assets confiscated from mafia. The Italian Anfimafia Code provisions are necessary but not sufficient to regulate their committment. Thanks to its proximity to the needs of the territory, municipal regulation could fulfil this necessity.
Parole chiave: Regolamento comunale, Concessione, Enti locali, Beni pubblici, Beni confiscati, Criminalità organizzata
Keywords: Municipal regulation, Public procurement, Local authorities, Public goods, Confiscated assets, Organised crime
Sommario: 1. Obiettivi della ricerca e introduzione al tema. 2. Beni confiscati alla criminalità organizzata come beni pubblici tra patrimonio indisponibile e disponibile dell’ente territoriale. 3. La disciplina dell’affidamento in uso dei beni confiscati e i regolamenti comunali. 4. La concessione come strumento di gestione. 5. Considerazioni conclusive.
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