
Le elezioni per il Bundestag in Germania del prossimo 26 settembre appaiono le più incerte da molti anni a questa parte, e caratterizzate dai maggiori elementi di novità rispetto al recente passato. In primo luogo, si tratterà delle prime consultazioni seguenti all’annunciato abbandono della politica da parte della Cancelliera uscente Angela Merkel: l’esponente della CDU, che uscirà di scena dopo 16 anni alla guida della RFT, chiude un percorso di governo che per durata e rilevanza delle vicende politiche affrontate può essere senza dubbio paragonato all’esperienza di due colonne della Repubblica Federale come Konrad Adenauer ed Helmut Kohl. L’assenza nella campagna elettorale in corso di una personalità forte, capace di catalizzare l’attenzione di una parte considerevole dell’elettorato, si traduce in primo luogo in un certo disorientamento dell’opinione pubblica: per la prima volta da tempo, infatti, dai sondaggi elettorali non emerge un partito nettamente favorito per primeggiare nella competizione, e nessuno dei leader candidati alla Cancelleria sembra prevalere chiaramente sui rivali nelle intenzioni di voto degli elettori. Il presente lavoro si divide in tre parti: nella prima, si esamineranno le peculiarità che caratterizzano l’approssimarsi al voto tedesco, per evidenziarne le novità e i potenziali fattori di discontinuità nelle preferenze dell’elettorato rispetto al passato; nella seconda si riassumeranno le proposte elettorali dei principali partiti tedeschi, con particolare attenzione per quelle maggiormente rilevanti a livello nazionale ed europeo, al fine di illustrarne affinità e differenze; nella terza, infine, verranno analizzate le possibili coalizioni partitiche alla luce dei sondaggi elettorali più recenti, per interrogarsi sulle possibili conseguenze delle diverse varianti sulla realizzabilità dei programmi nei prossimi anni, e quali ricadute potrebbero avere per i futuri assetti italiani ed europei… (segue)
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