
Emergenza climatica è concetto sempre più frequente e diffuso non solo nel linguaggio della politica e dell’informazione ma anche in quello scientifico. Esistono associazioni e siti che si richiamano a tale fenomeno, con l’evidente intento di informare ma anche di tenere alta la tensione su un fenomeno che impatta sempre più frequentemente sulla vita di tutti, in forme eclatanti (alluvioni, siccità) o latenti (temperature sempre più elevate che sono causa di forti disagi per la popolazione, soprattutto per i più giovani e per i più anziani). Ma l’emergenza del cambiamento climatico ha penetrato anche le istituzioni. È ben noto che il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione dove il cambiamento climatico è ricondotto alla categoria dell’emergenza. Risale al 23 ottobre 2024 la Raccomandazione del Comitato dei Ministri agli Stati membri, la quale riconosce che, alla luce della crescente evidenza scientifica, esiste un’emergenza climatica e ambientale e che urge l’azione di tutti gli attori in funzione di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e alla riduzione di biodiversità. Anche i governi degli Stati nazionali sono stati seriamente impegnati dai mutamenti, a volte catastrofici, legati al cambiamento climatico. Lo hanno fatto fronteggiando ex post gli eventi naturali causati dal cambiamento, spesso ricorrendo a vere e proprie dichiarazioni di emergenza. Come è ben noto, è soprattutto la funzione giurisdizionale ad essere stata coinvolta nei problemi del cambiamento climatico e della sua emergenza. All’interno dell’oramai imponente contenzioso climatico... (segue)
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