Quali erano le novità più rilevanti che si profilavano sul piano politico-partitico prima di queste elezioni? Due, a mio avviso: innanzi tutto, la propensione a passare, anticipando, in un certo senso, il fine intrinseco del referendum, dal bipolarismo al bipartitismo, o, per meglio dire, da un bipolarismo eterogeneo e “forzoso”, incentrato sugli schieramenti, ad un bipartitismo tendenzialmente di programma, rafforzato per di più dall’insistito richiamo, durante la campagna elettorale, al “voto utile”. In secondo luogo, una conseguente semplificazione del quadro politico, derivante dall’assorbimento di alcune forze politiche nei due partiti-contenitore... (segue)
La rivoluzione del 1994 è finalmente arrivata a compimento. In Italia, in un certo senso, è caduto definitivamente il Muro. Senza la fine del comunismo, senza le sue ripercussioni sul sistema politico italiano, assai probabilmente Berlusconi...
L’elettorato aveva stavolta a disposizione, in un panorama di offerta pressoché tutta nuova, quattro proposte principali: due di Governo, Pdl e Pd con i relativi junior partners, e due identitarie...
Ricorderemo il 13 aprile 2008 come il 18 aprile 1948, come le prime elezioni col maggioritario del 1994, come il referendum sul divorzio e come quelli elettorali del 1993. Il voto ci restituisce, infatti, un sistema politico profondamente mutato.
Due dati principali rilevano alla osservazione degli esiti delle recenti elezioni politiche, talora (non a torto) descritte con terminologie che richiamano eventi catastrofici (tornado, tsunami, et similia). Il primo di essi è costituito dal dato elettorale in senso stretto, che evidenzia più eventi contemporanei: a) un successo elettorale della coalizione del PdL con evidente effetto trainante, al suo interno, della Lega Nord...
La campagna elettorale appena conclusa evidenzia, trasversalmente ai risultati, elementi di interesse nella riflessione sulla comunicazione politico-elettorale, che è possibile provare ad osservare seguendo alcuni punti nodali.
Un terremoto o uno tsunami, per i meno controllati. Per i più cauti, un radicale cambiamento dello scenario parlamentare e fors’anche istituzionale: questi i giudizi più diffusi all’indomani del voto.
Le elezioni del 13 e 14 aprile per il rinnovo delle amministrazioni provinciali di Udine, Asti, Varese, Massa Carrara, Roma, Benevento, Foggia, Catanzaro e Vibo Valentia hanno già fornito, in quattro casi, l’esito definitivo con l’elezione al primo turno del presidente; nelle altre cinque province si dovrà ricorrere al ballottaggio...
Il 13 e 14 aprile si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e dei sindaci di dieci città capoluogo di Provincia: Udine, Treviso, Vicenza, Brescia, Sondrio, Pisa, Massa, Pescara, Viterbo, oltre a Roma.