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Numero 6 - 23 marzo 2011 NORMATIVA [30]    GIURISPRUDENZA [31]    DOCUMENTAZIONE [25]

Catastrofi naturali e catastrofi tecnologiche. Riflessioni sul caso giapponese

Il terremoto e il successivo tsunami che l’11 marzo hanno colpito il Giappone hanno suscitato un enorme impressione nell’opinione pubblica mondiale per la sua intensità (si è detto che è stato pari a molte migliaia di bombe atomiche di Hiroshima), per gli effetti provocati e per l’elevato numero di vittime.
Soprattutto ha suscitato sgomento l’entità dei danni verificatisi in un paese che è la terza economia mondiale ed è all’avanguardia nell’adozione di tecnologie e di precauzioni antisismiche: un paese che sulle precauzioni da adottare per contenere gli effetti dei terremoti ha costruito un’intera filosofia della gestione urbanistica e del territorio.
È difficile pensare a ciò che sarebbe potuto succedere se tutte queste precauzioni non fossero state adottate e meticolosamente rispettate, soprattutto se si considera che sono attualmente in funzione oltre 50 centrali nucleari. Sotto questo profilo, può essere considerato addirittura un evento fortunato il fatto che solo una di esse abbia riportato danni tali da far temere una catastrofe radioattiva. È ben comprensibile quindi che molti dei paesi che si sono lanciati nel revival del nucleare avviatosi qualche anno fa siano stati colti da dubbi sull’opportunità delle scelte compiute (scelte peraltro già scosse dalla reale entità dei costi da affrontare, ben superiori a quelli conclamati).
Proprio il verificarsi di una catastrofe di questa entità (e ancora non sono chiare le conseguenze dei danni provocati alle centrali nucleari) nel paese a livello mondiale più preparato a fronteggiarla induce a sviluppare alcune considerazioni.
Prima di tutto, si conferma l’infondatezza di due luoghi comuni ricorrenti in presenza di fenomeni di questo tipo: l’ imprevedibilità e l’ineluttabilità delle conseguenze.
In realtà proprio il caso del Giappone dimostra che pochi eventi futuri sono prevedibili come le catastrofi.
Secondo dati delle Nazioni Unite ogni tre settimane si verifica una catastrofe di dimensioni superiori a quelle sostenibili dal paese in cui accade; ogni anno centomila persone muoiono mediamente ogni anno e un milione subiscono gravi danni... (segue)

La s.c.i.a. e le nuove regole sulle tariffe incentivanti per gli impianti di energia rinnovabile: due esempi di 'non sincerità' legislativa. Spunti per un forum

Un recente saggio di Massimo Luciani richiama l’attenzione sul “principio di sincerità”, che, sul terreno dei diritti costituzionali, “si presenta soprattutto come dovere di fair play imposto ai poteri pubblici e ai cittadini nei loro reciproci rapporti”, evidenziando che, “nella prospettiva del cittadino, vengono in considerazione soprattutto la questione della sincerità delle dichiarazioni rese alla Pubblica Amministrazione, in particolare in riferimento ai motivi che ostano all’adempimento di un dovere e ai motivi che... (segue)

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L'indagine penale ai tempi di 'Dagospia' (Prime riflessioni sull'informazione e la democrazia dopo 'Wikileaks')

Soprattutto dopo Wikileaks il sistema di acquisizione e divulgazione delle notizie, come pure quello di formazione del consenso e di maturazione dell’opinione pubblica, non sono più gli stessi. Il rilievo è facilmente desumibile dai recenti accadimenti internazionali (crisi dei regimi della Tunisia e dell’Egitto) e nazionali (contestazione delle scelte della politica estera del governo italiano e critica della condotta... (segue)

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Il Consiglio di presidenza della Corte dei conti a metà del suo mandato


Autorità, gentili signore e signori,
sono lieto ed onorato di portare il saluto del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti.
E sono ancora più onorato di prendere parte all’inaugurazione di questo anno giudiziario che coincide con la ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’Italia, ricorrenza che - sono convinto - debba essere celebrata non in forma retorica, fine a sé stessa, bensì in una più ampia ottica europea, di inserimento del processo unitario italiano all’interno di una dinamica che ha riguardato allora... (segue)

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Sentenza n. 16 del 2011: la Corte Costituzionale si pronuncia in merito alla composizione del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti

La sentenza in commento concerne il delicato tema della riformata composizione del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, di rilievo a causa dell’assoluta novità che introduce nel settore degli organi di autogoverno delle magistrature. Affinché l’analisi della sentenza n. 16/2011 della Corte costituzionale possa risultare esaustiva, è opportuno effettuare alcune preliminari considerazioni, necessarie per inquadrare il contesto in cui si inscrive. 
L’oggetto del giudizio di sindacabilità è la legge 4 marzo 2009, n. 15, nella parte in cui riduce il numero dei componenti togati ed... (segue)

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La cooperazione in un ragionevole lasso di tempo. Brevi osservazioni sulla sentenza della Corte costituzionale n. 33 del 2011


Dopo un lungo ed articolato iter parlamentare, iniziato nell’agosto 2008 su iniziativa del Governo, il 23 luglio 2009 il Parlamento ha approvato la Legge n. 99, recante “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” che pone, tra le altre previsioni, regole generali per consentire il rilancio dell’opzione energetica nucleare.
La legge ha attribuito al Governo una delega per disciplinare la... (segue) 

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Un parere 'artificiale': prime riflessioni sulla sentenza della Corte Costituzionale 26 gennaio 2011 n. 33


La recente sentenza n. 33 del 2011 in materia di energia nucleare offre l’occasione per ragionare di un tema che è divenuto ormai rilevante nel nostro ordinamento ossia il rapporto tra la delega legislativa (nella sua componente parlamentare e in quella governativa) e l’assetto autonomista della Repubblica.
È un fatto con il quale il giurista è costretto a misurarsi quello per cui due distinti settori del diritto pubblico hanno finito per incontrarsi, definendo problematiche nuove in materia di delegazione legislativa e sistema delle autonomie territoriali... (segue)

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Prove di 'federalismo scolastico': la Corte oppone il limite delle 'norme generali sull'istruzione' come garanzia dello statuto 'minimo' della scuola. Nota a Corte cost. nn. 309 e 334 del 2010


La materia dell’istruzione, a seguito della modifica del Titolo V, ha visto più volte sollecitare l’intervento della Corte costituzionale per dirimere il contenzioso Stato-Regioni nel nuovo assetto che colloca il diritto allo studio al crocevia di una pluralità di sedi decisionali.
Per riepilogare in modo sintetico l’intreccio di ruoli delle autonomie (territoriali e sociali), lo Stato, insieme alla potestà esclusiva di definire le “norme generali in materia di istruzione”... (segue)

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L'intreccio tra il ruolo delle fonti secondarie nella politica di semplificazione e le vicende del meccanismo 'taglia-leggi'


Come è noto, il dibattito sulla qualità della regolazione ha cominciato ad assumere rilievo e consistenza in Italia solo nel corso degli anni novanta, trovando come suo primo terreno d'applicazione la semplificazione amministrativa, allo scopo di riformare l'azione della Pubblica Amministrazione in modo da perseguire l'obiettivo di una maggiore razionalità, efficienza e trasparenza del sistema. A tale indirizzo infatti possono essere ricondotte sia la legge n. 241/90, che ha fornito una disciplina generale ed organica... (segue) 

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  • Caos Libia. Uno spunto per una riflessione sul ruolo delle diplomazie nazionali tra Consiglio di Sicurezza e Consiglio europeo

    La rivolta popolare iniziata in Libia lo scorso 17 febbraio nei principali centri della Cirenaica si è presto trasformata in una guerra civile, in uno scontro aperto tra i manifestanti e le forze di polizia fedeli alla Jamahiriyya di Muammar Gheddafi. Il Raìs, salito al potere il primo settembre 1969 in seguito a un golpe che mise fine alla monarchia di re Idris, a differenza dell’ex Presidente della Tunisia, Zine El-Abidine Ben Ali, e dell’ex Presidente dell’Egitto, Hosni Mubarak, ha adottato una strategia di risposta alle istanze provenienti dalla piazza molto più radicale. Se Ben Ali e Mubarak, dopo una iniziale resistenza che ha comunque causato centinaia... (segue) 

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  • Riflessioni minime sul federalismo brasiliano


    L'articolo in questione è stato espunto dalla Rivista in quanto l'Autore non ha comunicato che lo stesso era già stato pubblicato sul sito dell'ISSIRFA con la traduzione ad opera di V. Tamburrini.

    Il testo dell'articolo è comunque consultabile al seguente indirizzo:  http://www.issirfa.cnr.it/4867,949.html
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