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Numero 18 - 26 settembre 2012 NORMATIVA [31]    GIURISPRUDENZA [19]    DOCUMENTAZIONE [18]

“Karlsruhe locuta causa finita?” Il Bundesverfassungsgericht, il fondo salva-stati e gli incerti destini della democrazia federalista in europa

Con una decisione sofferta il Bundesverfassungsgericht ha respinto i ricorsi per l’incostituzionalità delle leggi di ratifica del Trattato istitutivo del fondo finanziario europeo di stabilità e del c.d fiscal compact. La pronuncia, molto attesa e peraltro di portata decisiva per il futuro del processo di integrazione europea, ha riguardato due strumenti di diritto internazionale, finalizzati a potenziare ed a rendere meglio operanti i meccanismi di stabilità finanziaria introdotti in modo incrementale attraverso le riforme dei Trattati comunitari e poi perfezionati dal Trattato di Lisbona, sebbene non destinati ad integrare il contenuto di questi e non facenti parte del diritto primario dell’Unione. Come era largamente prevedibile, dal Bundesverfassungsgericht non è giunto un “via libera” senza condizioni ai due trattati. Secondo il giudizio ricorrente nella stampa tedesca, si è trattato perciò di un assai prudente (e peraltro interlocutorio) “ja, aber” (così la previsione, puntualmente confermata, di R. Müller nella Frankfurter dell’11 settembre): di una pronuncia che, da un lato, ha confermato indirizzi giurisprudenziali risalenti al Maastricht Urteil, e poi successivamente ribaditi dal Lissabon Urteil  e dal più recente Griechenland-Hilfe Urteil, con i quali sono stati affermati la centralità del principio della democrazia parlamentare e delle prerogative del Bundestag (riassume ora questi indirizzi D. Grimm, Die Zukunft der Verfassung II, Suhrkamp 2012, 153 ss.), e dall’altro non ha tratto da... (segue)

La sentenza del Bundesverfassungsgericht sul Meccanismo Europeo di Stabilità e sul Fiscal Compact. Una guida alla lettura

Con decisione del 12 settembre 2012, il Tribunale Costituzionale federale tedesco ha respinto i ricorsi d’urgenza miranti a vietare la firma da parte del Presidente Federale Joachim Gauck 1) delle leggi di ratifica del Trattato istitutivo del MES... (segue)

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La sentenza del Bundesverfassungsgericht sul Meccanismo Europeo di Stabilità e sul Fiscal Compact. Una lettura alla luce della giurisprudenza precedente

Con la sentenza del 12 settembre scorso, il Bundesverfassungsgericht (BVerfG) ha considerato non incompatibili con la Costituzione tedesca i trattati sul meccanismo europeo di stabilità (MES) e sul Fiscal Compact, pur ribadendo... (segue)

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La riforma dei servizi pubblici locali, il parere dell’AGCM sulle delibere-quadro e la sentenza n. 199/2012 della Corte costituzionale: tanto rumore per nulla?

Se si volesse individuare un tema capace di rappresentare esemplarmente lo snodarsi estenuante dei processi di liberalizzazione in Italia, che giungono talvolta ad assumere i tratti di una tela di Penelope, si potrebbe certamente fare riferimento alla riforma dei... (segue)

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La riforma dei servizi pubblici locali e le ragioni della sua illegittimità

A mezzo di distinti ricorsi, alcune Regioni hanno sollevato in via principale questioni di legittimità costituzionale inerenti disposizioni contenute nell’art. 4 del decreto legge n. 138 del 2011, convertito con modificazioni dalla legge n. 148 del medesimo anno. Le censure espresse, in larga parte coincidenti, sono riunite per essere definite tramite unica pronuncia. Successivamente... (segue)

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A (ben) cinque anni dalle sentenze gemelle, (appunti su) due problemi ancora irrisolti

Sono oramai trascorsi cinque anni dalle c.d. sentenze gemelle (n. 348 e 349 del 2007) con le quali la Corte costituzionale, a seguito della modifica del primo comma dell’art. 117 Cost., ha ridefinito i rapporti tra diritto interno e sistema della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. In questo lustro il giudice delle leggi ha più volte ribadito che il mancato rispetto della CEDU, come interpretata dalla Corte di Strasburgo, comporta l’illegittimità costituzionale della normativa interna per violazione degli obblighi... (segue)

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Le politiche educative europee di fine novecento e XXI secolo. Verso nuove forme di presenza scolastica della religione

L’attenzione della comunità internazionale per l’educazione religiosa è recente, e si manifesta sul finire del novecento quando le organizzazioni internazionali mondiali ed europee in particolare, avviano politiche e programmi di educazione interculturale e interreligiosa... (segue)

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Una battuta d’arresto da Strasburgo per i diritti fondamentali degli insegnanti di religione con l’aggiunta di una vena di ipocrisia: la sentenza Fernández Martinez contro Spagna

La Corte di Strasburgo ha respinto il ricorso di un sacerdote spagnolo sposato e padre di famiglia, il quale era stato allontanato dall'insegnamento nella scuola pubblica, dopo che un articolo di giornale aveva rivelato la sua condizione nonché l'appartenenza al Movimento per il celibato... (segue)

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Ordinamenti a confronto: casistica europea in materia di velo islamico

Il velocostituisce emblema della difficoltà di “dialogo” tra la cultura islamica e la civiltà europea che ridonda in un' incessante tensione nel processo di bilanciamento dei valori in gioco, già da tempo al centro di vivaci dibattiti politici e giuridici in svariati paesi dell'area euro-mediterranea. Non a caso il Parlamento UE intitola il 2008 Anno europeo del... (segue)

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