editoriale di Stefano Ceccanti
La cronologia che l'Istituto Cattaneo cura per l'annale del Mulino su "Politica in Italia", opera quest'anno di Riccardo Vignati, copre 49 pagine (devo alla cortesia della Presidente Elisabetta Gualmini la possibilità della lettura delle bozze). Le persone i cui nomi ricorrono più di 10 volte sono in totale 13: al primo posto, come prevedibile, il Presidente del Consiglio Mario Monti con 113 citazioni; trattandosi di una rassegna di eventi di attualità politica non stupisce che ad esclusione del presidente Napolitano (quinto con 35 ricorrenze, ovviamente sottovalutato dal metodo che non può prendere in conto la "moral suasion" informale molto spesso decisiva), le altre cariche istituzionali scompaiano; al secondo e terzo posto, come prevedibile, figurano i due leaders delle forze politiche principali, Bersani con 53 e Berlusconi con 50, il quale ultimo, soprattutto a causa della riassunzione della leadership nella parte finale dell'anno, supera il segretario Pdl Alfano con 40; segue quindi l'ulteriore leader della "strana maggioranza", Casini, con 26; a questo punto compaiono in sequenza tutti i leaders di minoranza: Maroni 23, Bossi 21 (la graduatoria tra i due rispecchia l'avvenuto cambio alla guida della Lega), Di Pietro 17, Vendola 16, Grillo 11; trovano altresì spazio l'outsider Pd Renzi (13) e il Ministro Fornero, titolare dei dossier governativi più controversi, con 11.... (segue)