Il dibattito della prima parte dell’Assemblea Costituente, com’è noto purtroppo a pochi, si svolse con proposte suggestive che cercavano di integrare la rappresentanza politica propriamente detta (che si sarebbe espressa per intero alla Camera) con quelle degli interessi e dei territori che avrebbero dovuto trovare rilievo nel Senato. In particolare il progetto di Costituzione giunto in Aula itegrava due terzi di senatori elettivi con un terzo di eletti in secondo grado dai Consigli regionali e con il tentativo di ricondurre l’elettorato passivo ad una serie di categorie professionali e di competenze. Evidenti erano le difficoltà materiali a far passare un simile tipo di impostazioni: a differenza del processo costituente tedesco le Regioni non preesistevano ed era pertanto difficile proiettarne un ruolo nel nuovo Senato; l’idea di rappresentanza degli interessi in un organo parlamentare era comunque oggetto di sospetto per l’esperienza della Camera dei Fasci e delle Corporazioni del periodo autoritario. Tuttavia l’aspetto risolutivo per l’eliminazione di quelle soluzioni nel testo definitivo fu quello descritto nello scambio di battute tra Leopoldo Elia e Giuseppe Dossetti alle pagg. da 63 da 65 dell’intervista curata da Elia e Pietro Scoppola a Dossetti e Giuseppe Lazzati e uscita poi postuma per Il Mulino. Alla pressione dei professori e di alcuni politici, specie di estrazione popolare, per un raccordo innovativo tra nuovo bicameralismo e regionalismo, che per alcuni era una vera e propria battaglia di principio (Elia ricorda che Mortati... (segue)
Superamento del bicameralismo paritario, con tutte le conseguenze sulla forma di governo e sulla forma di stato, e ripensamento profondo del Titolo V, così come modificato nel 2001, sono due parole d'ordine di quasi totale condivisione nel dibattito politico e istituzionale degli ultimi dieci anni. E in questa direzione si era mossa anche la... (segue)
Il numero di disegni di legge costituzionale che intendono riformare la seconda parte della Costituzione ed in particolare le norme che riguardano il bicameralismo e il titolo V sono molteplici. Accanto al disegno di legge del... (segue)
Per cogliere appieno il senso di un disegno di legge di riforma costituzionale come quello in commento, prima di analizzare il testo in senso stretto, ritengo siano da considerare - più di quanto solitamente avviene – due fattori... (segue)
Lo spirito del disegno di legge costituzionale, nella versione del 31 marzo 2014, appare fin dal suo complesso ed eterogeneo titolo: Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione... (segue)
Il testo del disegno di riforma della Costituzione approvato dal Governo nel consiglio dei ministri del 31 marzo 2014 intende introdurre elementi di forte semplificazione del sistema istituzionale mediante la revisione... (segue)
Il 31 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge costituzionale recante “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento... (segue)
Come spesso capita in Italia, di fronte a un progetto di riforma costituzionale l'attenzione degli specialisti si sofferma sui dettagli, trascurando le questioni generali. A differenza delle proposte elaborate negli ultimi mesi... (segue)
Il 2013 ha segnato il “giro di boa" per le riforme: è trascorso un trentennio dal primo tentativo di innovarela Carta costituzionale senza che sia stato possibile giungere al traguardo. I diversi “esperimenti” predisposti per... (segue)
Ora che il d.d.l.Delrio AC n. 1542 è stato definitivamente approvato dal Parlamento (l. 7 aprile 2014, n. 56), è possibile prenderlo in considerazione come base normativa stabile insieme alla quale valutare i contenuti... (segue)
Una prima considerazione relativa alla riforma costituzionale presentata dal Governo Renzi riguarda la procedura che si intende perseguire, ovvero la via maestra dell’art. 138 della Costituzione anziché la strada del procedimento... (segue)
Il pur lungo ed analitico titolo che porta il disegno di legge approvato a fine marzo dal Governo Renzi non rispecchia in tutto fedelmente né esaurisce gli oggetti della revisione costituzionale ora messa in cantiere. La prima notazione di ordine generale con la quale vorrei dar inizio... (segue)
Il superamento del bicameralismo simmetrico o eguale (certo non perfetto) italiano è una necessità della quale v’è da tempo diffusa consapevolezza nella cultura giuridica e istituzionale, consapevolezza che si è... (segue)