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NUMERO 11 - 28/05/2014

 Europee 2014 in Ungheria: prevale l’astensionismo, vincono la destra e l’estrema destra, crollano i socialisti

 A seguito delle elezioni parlamentari del 2010, la coalizione di centro-destra guidata da Viktor Orbàn e formata dall’Unione civica ungherese (Fidesz – Magyar Polgári Szövetség) e dal Partito popolare cristiano-democratico (Kereszténydemokrata Néppárt – KDNP) ha ottenuto il 52,7% dei voti e 262 seggi sui 386 di cui allora si componeva l’organo assembleare, contro il 19,3% delle preferenze e i 59 seggi conseguiti dal Partito socialista ungherese (Magyar Szocialista Párt – MSZP), al governo del Paese dal 2002, ma attraversato da una profonda crisi interna e dalla perdita di consenso elettorale. Il Governo Orbàn II nato all’indomani del voto, potendo contare sulla maggioranza dei 2/3 del Parlamento, ha così adottato una nuova Carta costituzionale, che, a partire dal 1° gennaio 2012, ha sostituito la Costituzione di stampo socialista in vigore dal 1949 e più volte modificata dopo il 1989. Fino al 2012, infatti, l’Ungheria era stata l’unica Repubblica ex-socialista a non dotarsi di un nuovo testo fondamentale dopo il crollo del comunismo... (segue)



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