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NUMERO 5 - 05/03/2014

 Il rafforzamento dei Consigli delle Autonomie Locali con la riforma costituzionale per l'istituzione del Senato delle autonomie locali

Scrivevamo dei Consigli delle Autonomie Locali nel maggio 2011, al momento in cui stava per darsi avvio all'istituzione del Coordinamento nazionale permanente dei CAL. Un progetto fondato su una semplice ma essenziale considerazione: senza una forma di raccordo su scala nazionale l'esperienza dei CAL è destinata ad avere una scarsa valorizzazione nel sistema costituzionale, mentre è di grande evidenza, invece, la funzione che i consigli possono avere non solo nel riordino del sistema delle autonomie locali ma anche nel percorso di revisione che s'impone con assoluta urgenza per la seconda parte della Costituzione. Passando in rassegna le norme statutarie e legislative delle singole regioni, consideravamo come uno dei nodi con cui tale disciplina ci sembrava dovesse fare i conti era la necessità di rafforzare una identità riconoscibile dell'istituto. Ciò presuppone, tuttavia, come vedremo, non solo l'istituzione di un Coordinamento nazionale che favorisca lo scambio ed il raffronto delle esperienze regionali e che sia accreditato quale interlocutore presso gli organi costituzionali, ma anche un grado sufficiente di omogeneità di disciplina. Soddisfare quest'esigenza non equivale a comprimere l'autonomia regionale, la quale risulterebbe viceversa rafforzata da un irrobustimento della fisionomia e del ruolo dei CAL. Né limita il campo d'azione delle associazioni delle autonomie locali, e in particolare, dell'ANCI che, con l'approvazione dei progetti di trasformazione delle province, si troverà ad esprimere una piena rappresentanza dell'intero sistema, potrà sostenere il Coordinamento nazionale dei CAL e avrà ancor maggiore interesse ad agire nella collaborazione con le regioni in un compiuto e solido quadro di rapporti istituzionali... (segue) 



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