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NUMERO 23 - 10/12/2014

  26/11/2014,Linee guida in ordine alla sentenza Corte di Giustizia UE C-131/12 (con nota di D.C.)

Il Gruppo di Lavoro Articolo 29 – organismo costituito da rappresentanti delle Autorità di garanzia nazionali, del Garante europeo della protezione dei dati e della Commissione europea –  ha adottato delle Linee guida in ordine alla sentenza della Corte di Giustizia europea del 13 maggio 2014, (“Google Spain SL, Google Inc. contro Agencia Española de Protección de Datos (AEPD), Mario Costeja González” C-131/12) al fine di fornire un’interpretazione univoca della medesima. Tale sentenza, dopo aver sancito l’applicabilità della direttiva 95/46/CE (in materia di trattamento dei dati personali) ai motori di ricerca, ha stabilito che questi ultimi devono cancellare dai risultati le informazioni “inadeguate, non pertinenti o non più pertinenti” relative ad un privato cittadino qualora questi lo richieda. In tale ottica, le Linee guida hanno evidenziato il diritto di ogni interessato alla rimozione dei dati personali relativi alle ricerche compiute attraverso l’utilizzo del proprio nome. Tuttavia, il documento de quo, ha sottolineato come l’informazione resterà comunque accessibile tramite la fonte originale ovvero attraverso ricerche effettuate con termini diversi dal nome del soggetto. Inoltre, le Linee guida hanno rilevato che la de-indicizzazione dovrà riguardare non solo i motori di ricerca con domini europei, ma anche tutti i domini internazionali, incluso .com. Infine, il documento in commento ha previsto una serie di criteri utili ad orientare le decisioni delle Autorità di garanzia nazionali in sede di decisione dei reclami proposti dai soggetti interessati.


Nota di D.C.



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