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FOCUS - Osservatorio Città Metropolitane N. 3 - 17/11/2014

 L’accidentato percorso istitutivo della Città metropolitana di Palermo tra proroghe e difficoltà politiche

Il processo istitutivo della Città metropolitana di Palermo e, più in generale, la riforma del governo locale in Sicilia, procedono assai lentamente tra difficoltà politiche e non poche battute d’arresto. Quando nella legge regionale n. 8 del 2014 venne previsto all’art. 13 co. 1 che, nelle more dell’approvazione della legge istitutiva di cui all’art. 2 comma 6 della medesima, sarebbero stati nominati dei Commissari straordinari da preporre allo svolgimentodelle funzioni spettanti ai futuri organi dei liberi Consorzi e delle Città metropolitane fino e comunque non oltre il 31 ottobre 2014, quella data sembrava assai lontana e il governo regionale prevedeva che sarebbe riuscito a portare a termine la riforma in cantiere. Ma fino ad oggi solo proroghe e commissariamenti. Con l’avvicinarsi del termine del 31 ottobre, infatti, il governo regionale ha predisposto e presentato un disegno di legge (d.l. n. 830/A) recante “Differimento dei termini previsti al comma 1 della legge regionale 24 marzo 2014, n. 8. Disposizioni in materia di conferimento degli incarichi di commissario straordinario dei liberi consorzi di comuni”, approvato il 12 novembre scorso dall’ARS con 35 voti favorevoli, 17 contrari e 10 astenuti.In esso viene prorogato il commissariamento delle ex Province fino all’8 aprile del 2015, in attesa che venga approvata la legge istitutiva di cui all’art. 2 comma 6 della l. 8/2014. Nella nomina dei nuovi Commissari straordinarisi dovrà tener conto dell’approvazione dell’emendamento proposto dal Presidente della Commissione Affari istituzionali che fa divieto di nominare chi già rivesta un altro incarico presso una p.a. regionale o chi, come previsto dall’art. 6 l. 114/2014 (di conversione del d.l. n. 90-2014) si trovi in stato di quiescenza. Intanto nell’attesa dell’approvazione del summenzionato disegno di legge, il 31 ottobre il Presidente della Regione siciliana aveva emanato,in qualità di assessore ad interim dell’Assessorato Autonomie locali, noveD.A. con cui nominava,per ciascuna ex Provincia regionale un commissario ad actacon il compito di assicurare un costante monitoraggio ed accertamento della funzionalità del libero Consorzio di riferimento, commissari che ritorneranno all’amministrazione di appartenenza ora che è stata approvata la legge di proroga. Questo accidentato percorso sconta in parte la conflittualità politica interna alla maggioranza di governo che qualche giorno addietro ha portato alla formazione di una nuova giunta con la sostituzione di dieci dei dodici assessori regionali. Proprio qualche giorno prima che la crisi interna alla maggioranza raggiungesse il suo culmine, l’allora Assessore alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Patrizia Valenti, aveva presentato e fatto deliberare in giunta il disegno di legge di riordino del governo locale contenente l’istituzione dei liberi consorzi e delle Città metropolitane che si aggiunge adaltri disegni di leggedi iniziativa parlamentare tra cui quello che ha come primo firmatario il Presidente della Commissione Affari istituzionali dell’ARS, Cracolici (n. 832 presentato il 14 ottobre) e quello presentato dal gruppo di Articolo 4. Non resta che attendere le determinazioni del neo-nominato Assessore alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Marcella Maria Concetta Castronovo, e lo svolgimento dei lavori parlamentari sulla riforma in itinere.



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