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di Giuseppe Carriero
Il controllo sull'attività assicurativa: istituzioni, obiettivi e strumenti
Nel mercato assicurativo e riassicurativo italiano (sinteticamente inteso, secondo l’adagio dell’art. 1882 cod. civ., come il luogo in cui risultano attivi imprese e intermediari che soddisfano istanze di tutela contro il rischio patrimoniale prodotto da un sinistro o a fini previdenziali) operano 172 imprese nazionali ed estere sottoposte alla supervisione dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (d’ora in avanti Isvap). Sono altresì attive 71 rappresentanze di imprese in regime di libertà di stabilimento e 837 imprese in regime di libera prestazione di servizi. Gli intermediari iscritti nel Registro Unico di cui all’art. 109 del codice delle assicurazioni (portato dal d. lgs. 7 settembre 2005, n. 209) ammontano a duecentotrentamila, numero davvero molto elevato, anche nella comparazione con altri paesi dell’Unione (Isvap, Relazione sull’attività svolta nell’anno 2007, Roma, 2008, p. 1).
Con una raccolta premi pari a circa 100 miliardi di euro, il mercato domestico si colloca complessivamente al quarto posto a livello europeo. Ha fatto registrare, nel 2007, una flessione globale pari a circa il 7 per cento rispetto al 2006 (già in decremento nel raffronto con gli anni precedenti), così confermando che “l’Italia resta un paese relativamente sottoassicurato”, con “molti vuoti da colmare” (Isvap, Relazione etc., cit., Considerazioni conclusive, p. 7).
L’interesse pubblico alla supervisione della relativa attività è risalente; addirittura più risalente del controllo sull’intermediazione bancaria. Il primo autonomo assetto disciplinare è infatti ascrivibile a un r.d.l. del 29 aprile 1923, n. 966 (convertito in l. 17 aprile 1925, n. 473) che affidava poteri amministrativi all’allora Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato, poi affidati ad un’apposita direzione generale, alle cui dipendenze era posto un nucleo ispettivo inquadrato in un apposito ruolo tecnico (sul punto v., funditus, G. SANGIORGIO, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private di interesse collettivo, in Enc. giur. Treccani).
(segue)
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