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di Paolo Canaparo
La legge costituzionale n.1 del 2012: la riforma dell’articolo 81, il pareggio di bilancio e il nuovo impianto costituzionale in materia di finanza pubblica
La legge costituzionale sull’“Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale” si inserisce nell’ambito dell’articolato processo di revisione delle regole e delle procedure nazionali di bilancio e di contabilità pubblica anche ai fini dell’adeguamento al complesso di misure adottate a livello europeo per il maggiore coordinamento delle politiche economiche dei Paesi dell’Unione, la sorveglianza in materia di squilibri macroeconomici, la più stringente applicazione del Patto di stabilità e crescita e l’introduzione di requisiti comuni per i quadri di bilancio nazionali. In particolare, la legge recentemente approvata rafforza i contenuti della nuova disciplina fiscale già introdotti con legge ordinaria conferendo forza e valore costituzionale ad alcuni principi e norme fondamentali della nuova governance europea, nella considerazione degli impegni assunti dall’Italia con la sottoscrizione degli accordi intergovernativi per rafforzare gli obiettivi derivanti dall’appartenenza all’Unione monetaria, anche attraverso l’introduzione negli ordinamenti nazionali di regole specifiche tra cui quella del pareggio di bilancio. L’adeguamento al nuovo quadro normativo comunitario in materia fiscale ha, infatti, già reso necessario un intervento sull’ordinamento interno che ha disegnato un nuovo impianto normativo volto a incorporare nel sistema nazionale delle decisioni di bilancio i «vincoli economici e finanziari che derivano dall’appartenenza all’Unione europea». In coerenza con i criteri contabili assunti in sede europea e ai fini del rispetto dei vincoli di finanza pubblica ivi stabiliti, che interessano tutto il perimetro della pubblica amministrazione, l’ambito di riferimento delle nuove norme quadro di contabilità è stato esteso al complesso delle amministrazioni pubbliche, chiamate a concorrere «al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale in coerenza con le procedure e i criteri stabiliti dall'Unione europea e ne condividono le conseguenti responsabilità». L’articolazione del ciclo di bilancio, la denominazione ed il contenuto dei principali strumenti della programmazione economico-finanziaria sono stati significativamente modificati al fine di assicurare la coerenza della programmazione finanziaria di tutte le amministrazioni pubbliche con le procedure e i criteri stabiliti in sede europea... (segue)
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