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di Maria Alessandra Sandulli
Le concessioni aeroportuali di gestione totale fra tradizione e prospettive
L’avvio in sede ministeriale del procedimento di approvazione del Piano nazionale degli aeroporti e l’apertura da parte dell’Autorità di regolazione dei trasporti delle consultazioni sui nuovi modelli tariffari, in una con alcune recenti pronunce giurisprudenziali sulla natura e sul regime di affidamento a terzi di attività/spazi interni al sedime, richiamano l’attenzione sul sistema delle concessioni aeroportuali. Queste brevi riflessioni sono destinate ad un Quaderno dell’ENAC, di prossima pubblicazione. Un sentito ringraziamento va pertanto al Pres. Vito Riggio, che, con questa pregevole iniziativa, mi ha indotto alla redazione del contributo, nello spirito di “fare il punto” sulle sistema attuale delle concessioni di gestione totale. Il sistema di gestione degli aeroporti aperti al traffico civile ha subito negli ultimi decenni una significativa evoluzione per effetto delle politiche comunitarie di liberalizzazione e dell’affermazione del principio di sussidiarietà orizzontale, che, in linea generale, hanno indotto ad un sempre maggiore coinvolgimento dei soggetti privati nell’esercizio di attività finalizzate al perseguimento di interessi pubblici. In ambito aeronautico, queste spinte hanno trovato risposta in una serie di atti normativi, culminati nella riforma della II parte del codice della navigazione (ad opera del d.lgs. 9 maggio 2005 n. 96 s.m.i.), che, in un’ottica di progressiva privatizzazione degli aeroporti italiani, hanno disposto il graduale trasferimento, in capo a società di capitali di funzioni tradizionalmente assicurate dallo Stato, consistenti, in particolare, nell’onere di realizzazione e manutenzione delle infrastrutture e nella gestione dell’aeroporto – quale complesso di beni e servizi destinati alle attività aeronautiche civili – nel rispetto dei principi di sicurezza, efficienza, efficacia ed economicità e nell’erogazione dei relativi servizi con continuità e regolarità, secondo regole di imparzialità e di non discriminazione dell’utenza... (segue)
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