Il Tar Lazio ha respinto i distinti ricorsi di Fastweb e BT contro la Delibera n. 746/13/CONS avente ad oggetto l’approvazione delle condizioni economiche e tecniche della fornitura del servizio di accesso bitstream alla rete in rame per il 2013. Tali ricorsi contestavano una serie di presunti vizi della delibera che avrebbero portato alla definizione di condizioni economiche di fornitura del servizio eccessive e non giustificate. Secondo il Tar Lazio, invece, la metodologia condotta dall’Agcom è immune da censure, anche con riferimento all’utilizzo dei costi attuali (e non storici) di Telecom Italia e alla maggiorazione del canone bitstream al fine di incentivare gli investimenti infrastrutturali da parte degli operatori alternativi. Il Tar Lazio ha esaminato i diversi motivi di ricorso dopo aver precisato i limiti del proprio sindacato giurisdizionale che, in linea generale, è diretto a verificare la logicità, ragionevolezza e coerenza delle scelte tecnico-discrezionali dell’Autorità.
V.M.
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