
Lo Stato Islamico (noto con la sigla IS, che sta per Islamic State) si espande in Medio Oriente e in Nord Africa, guadagna consensi nell’Islam globale ed è, ormai, un brand a disposizione di gruppi e individui appartenenti all’Islam sunnita, in posizione antagonistica nei confronti dell’Occidente e degli stessi musulmani esterni al sunnismo. La sua sconfitta militare – ovvero il contenimento controllato della sua vis espansiva, in ragione degli equilibri che si vanno formando, in questo primo quarto di secolo, nella regione mediterranea e nel mondo islamico – difficilmente potrà produrre, di per sé, una situazione stabile e pacificata, in quanto il progetto neocaliffale, ben oltre la lugubre ripetitività delle efferatezze dello IS, ha radici profonde nella cultura dell’Islam mediterraneo. Pertanto, al di là dell’emergenza politico-militare, si pone un problema di carattere culturale, che riguarda non solo l'inquadramento del suddetto fenomeno riespansivo, ma anche l’analisi delle ragioni per le quali esso ha colto di sorpresa gli analisti occidentali. Insomma, si tratta di rivedere le categorie con cui vengono, di solito, analizzati i processi politici del mondo islamico, a cominciare da quelli attuali, per riparare, come suole dirsi, «la nave in mare aperto». Per quel che riguarda la comunità dei giuspubblicisti italiani ed europei, cercheremo di capire quale possa essere l’approccio più utile ai mutamenti in corso nell’Islam mediterraneo, nonché di ipotizzare qualche pista di indagine per il futuro. Cominceremo con qualche precisazione introduttiva di carattere metodologico. Passeremo, dunque, su questa base, a un tentativo di inquadramento dottrinale dello Stato islamico, nel contesto di una più generale ricostruzione delle origini e delle prospettive del progetto neocaliffale. Ciò ci consentirà, tra l’altro, di fare alcune precisazione sulla “riespansione del principio ordinatore islamico”. Con questo concetto s’è cercato, infatti, di inquadrare il fenomeno del rafforzamento dell’Islam politico, nel contesto delle trasformazioni costituzionali che hanno interessato i Paesi arabi del Mediterraneo a partire dalla fine della Guerra fredda. Ora si tratta, dunque, di comprendere come si colloca Califfato nero rispetto a quella “riespansione”. Infine, cercheremo di azzardare qualche previsione sulle prospettive future... (segue)
ITALIA - DOTTRINA
L’Agenda per la semplificazione: uno strumento polimorfe di smart regulation
Andrea Maria D’Introno (08/10/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Il Nomos dello Spazio
Tommaso Edoardo Frosini (08/10/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Attivismo giudiziario o tutela dell’ordine democratico? La giustizia costituzionale dinanzi alle sfide delle crisi cibernetiche democratico-elettorali. Un’analisi comparata
Nicola Maffei (08/10/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Giudice naturale e criteri di assegnazione degli affari giudiziari
Ruggero Rudoni (08/10/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Le frontiere tra organi di indirizzo e di garanzia nella tesi dell’indirizzo politico costituzionale
Demetrio Scopelliti (08/10/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Lo standard europeo della motivazione nel mancato rinvio pregiudiziale
Giordana Strazza (08/10/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Dalla “genetica” alla “relazione”: riconoscimento della genitorialità intenzionale e tutela effettiva del minore (commento a margine di Corte cost., 22 maggio 2025, n. 68)
Ignazio Tardia (08/10/2025)
ITALIA - DOTTRINA
La finanza sostenibile a supporto delle politiche attive del lavoro: i social impact bonds
Sebastiano Castellucci (08/10/2025)