In queste ore la Camera sta scrivendo, non senza sussulti, la legge con cui saremo chiamati a votare in autunno o, al massimo, a fine inverno. Una legge che viene definita “alla tedesca”, ma che di tedesco ha poco. Venuto meno il voto disgiunto e messi in secondo piano i collegi uninominali, resta soltanto la soglia di sbarramento al 5% (forse un po’ troppo alta in un paese a rappresentanza pluralista e frammentata come il nostro: alle ultime consultazioni al Quirinale si sono contate 23 delegazioni e in Parlamento oggi siedono una ventina di Gruppi). E’ sostanzialmente un proporzionale senza premio di maggioranza, che non ci darà un vincitore la sera delle elezioni. E che ci farà scegliere gli onorevoli in collegi uninominali e in liste bloccate senza preferenza. In pratica avremmo (condizionale d’obbligo) un parlamento tutto di nominati. Già a prima analisi, su un testo provvisorio e comunque con i collegi da disegnare, emergono perplessità. In primo luogo sulla costituzionalità. Come ben sappiamo, negli ultimi anni il nostro Parlamento ha fatto parecchia fatica a scrivere una legge elettorale conforme ai principi costituzionali. E quindi è dovuta intervenire per due volte la Corte costituzionale, soprattutto per evitare premi di maggioranza troppo distorsivi e per consentire all’elettore un margine di scelta dei propri rappresentanti. Così è stato dichiarato incostituzionale il c.d Porcellum per la “circostanza che alla totalità dei parlamentari eletti, senza alcuna eccezione, manca il sostegno della indicazione personale dei cittadini, [il] che ferisce la logica della rappresentanza consegnata nella Costituzione” (sent. n. 1 del 2014). Mentre ha superato lo scrutinio della Corte il c.d Italicum, in cui accanto ai capilista bloccati l’elettore poteva esprimere sino a due preferenze, per candidati di sesso diverso (sent. n. 35 del 2017)... (segue)
ITALIA - DOTTRINA
The Enforcement of Human Rights by Albanian Constitutional Judges: A Focus on Individual Constitutional Complaints in Civil Matters
Enkelejda Koka e Laert Sheme (15/01/2025)
ITALIA - DOTTRINA
L’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri ed il c.d. simul simul. Della fine del libero mandato parlamentare («Après moi le déluge!»)
Enrico Albanesi (14/01/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Il Comitato Nazionale per la Bioetica
Luca Di Majo (14/01/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Gli affidamenti sotto soglia di rilevanza europea nel nuovo codice dei contratti pubblici nei settori ordinari e speciali
Maura Mattalia e Alberto Marengo (14/01/2025)
ITALIA - DOTTRINA
La libertà di espressione artistica nell’industria audiovisiva: difficili confini tra necessaria tutela costituzionale e diritti dei terzi
Giulia Sulpizi (14/01/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Violazioni del GDPR e colpevolezza nella recente giurisprudenza della Corte di giustizia: note a margine delle sentenze Karantinas e Deutsche Wohnen
Fabio Balducci Romano (14/01/2025)
ITALIA - DOTTRINA
La protezione giuridica dei neurodati: i neurodiritti
M. Isabel Cornejo-Plaza, Roberto Cippitani e Vincenzo Pasquino (14/01/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Grandeur et faiblesses DE LA Convention de La Haye sur la coopération internationale dans l'enquête et la poursuite des crimes de génocide, des crimes contre l'humanité, des crimes de guerre et d'autr
Francesco Seatzu (14/01/2025)