
Il mercato unico si fonda, secondo la concezione tradizionale, sulle note «quattro libertà»: libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali. Tuttavia, l’evoluzione normativa, economica e tecnologia poneva (e pone ancor più oggi) l’indispensabile esigenza di attribuire un adeguato rilievo giuridico ad un quinto elemento: la libertà di circolazione delle informazioni. L’informazione è sempre stata fondamentale per l’efficiente funzionamento dell’economia, con riguardo agli innumerevoli aspetti del mercati tra i quali si possono ricordare i listini delle materie prime e azionari, i tassi di cambio e di interesse, i rischi politici e di mercato ed altre innumerevoli notizie impiegate nei processi di formazione della volontà nelle negoziazioni poste in essere dai diversi soggetti giuridici del mercato. Tuttavia, una così grande rilevanza sul piano economico non ha trovato una corrispondente disciplina giuridica di pari ampiezza, volta a definire specificamente i criteri di circolazione dei dati economici nei mercati. Tale aspetto è stato affidato a normative parziali o settoriali e di provenienza statuale, o in alcuni casi è stata connotata da un vero e proprio vuoto normativo. Il vasto concetto di «informazione economica» può includere anche alcune informazioni qualificabili come «dati personali», ove siano riferite ad una «persona fisica identificata o identificabile». Già Rifkin, all’alba del nuovo millennio avvertiva che «il cliente è il mercato». Poiché il cliente (persona fisica) si identifica con i suoi «dati personali», si può affermare, mutatis mutandis, che «l’informazione è il mercato». Alle predette esigenze dettate dall’economia si aggiunge una variegata e stratificata normativa che obbliga le imprese a identificare il cliente e a trattarne i dati personali per diversi ordini di ragioni: probatorie, deontologiche, fiscali, sanitarie, tecnologiche, di pubblica sicurezza, di anticorruzione e di antiriciclaggio. L’enorme sviluppo dell’e-commerce, poi, con i pagamenti on-line e i cookies rende imponente il flusso informativo nel web. Anche i più tradizionali rapporti economici nel mercato non possono svilupparsi se non coinvolgendo un diritto della persona (privacy) attraverso il trattamento dei dati che le appartengono... (segue)
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