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NUMERO 8 - 11/04/2018

 'Mappe d’Italia': dove va la riorganizzazione territoriale? Prime osservazioni sul problema dello zoning amministrativo

Le mappe che vengono proposte nello studio “Mappe d’Italia. Alla ricerca della riorganizzazione territoriale tra funzioni, reti e servizi” (Università Mercatorum Press, 2018) offrono diversi spunti di riflessione dai quali si possono trarre indicazioni utili, non solo per gli interpreti, ma anche per il decisore politico. Il quadro che emerge dall’analisi dei dati è assai complesso. Tale complessità è, in verità, propria di ogni società articolata, dal momento che ciascuna zonizzazione - istituzionale, economica, sociale -  ha una sua ragione d’essere, se presa singolarmente, e, nondimeno, vi è sempre uno scollamento temporale tra il mutamento sociale ed il suo recepimento legislativo. Gli studi di geografia amministrativa hanno già messo in luce le forze, uguali e contrarie, che agiscono sullo zoning amministrativo: da un lato, i fattori economici e sociali che spingono nella direzione di un continuo adeguamento dei confini amministrativi; dall’altro, la consapevolezza che un continuo cambiamento sarebbe di difficile realizzazione pratica e rischierebbe di sortire inefficienze. Si è portati, per tale ragione, a mantenere fissa la griglia amministrativa, e ciò almeno fino al momento in cui le istanze del territorio, che tendono spontaneamente ad adeguarsi, non riescono più a compensare le diseconomie. Tale duplice spinta che interviene nelle dinamiche dell’organizzazione territoriale, rischia di creare un vero e proprio ‘cortocircuito geografico’, ove non adeguatamente guidata dal decisore politico, che dovrebbe intervenire sulla base di evidenze tecniche, oltre che di scelte di indirizzo (politico). Ciò posto, la prima e preliminare osservazione che salta agli occhi alla luce dello studio compiuto è l’incongruenza delle “rizonizzazioni” che sono state effettuate nell'ultimo decennio. Ne deriva la necessità di porre mano in modo più meditato al tema del ritaglio territoriale, nonché al mosaico amministrativo perché non solo “l’assenza di un quadro certo di indirizzo e l’incerta guida del processo di decentramento funzionale iniziato negli anni Novanta costituiscono di per sé, evidentemente una condizione di inefficienza”; ma anche perché la successione di interventi normativi alla quale si è assistito nel corso degli ultimi cinque anni (per limitarci al passato più recente) è improntata alla soluzione del singolo problema, con provvedimenti spesso dettati dall’urgenza, che - senza dubbio - hanno contribuito a complicare il quadro generale e non già a snellirlo. Di volta in volta, poi, le specifiche ri-articolazioni dell’assetto territoriale delle strutture amministrative sono state giustificate sulla base di assai differenziate esigenze, motivazioni e finalità, talora soltanto genericamente richiamate. Efficienza, semplificazione, razionalizzazione, riduzione della spesa, ottimizzazione dei processi e dei servizi, sono state spesso indicate come ragioni e obiettivi delle singole ri-articolazioni. Anche ad un primo sguardo, invece, risultano meno approfondite le questioni di più ampio respiro derivanti dall’allontanamento dal canone dell’uniforme coincidenza con le circoscrizioni degli enti territoriali, e, in special modo, con i confini della Provincia, tradizionalmente impiegata come riferimento omogeneo per la maggior parte degli enti, delle amministrazioni, delle organizzazioni politiche e sociali. Se dunque appare arduo ritrovare una logica complessiva, anche a posteriori, in questo processo così articolato e per alcuni aspetti convulso, risulta invece senz’altro utile offrire la ricostruzione dei modelli – per non pochi aspetti differenziati, ma non privi di interessanti elementi di correlazione - che si sono andati determinando nei singoli ambiti delle amministrazioni pubbliche. Dall’evoluzione determinatasi secondo modalità che generalmente sono state il frutto della volontà autonoma delle stesse istituzioni interessate, scaturisce una pluralità di tipologie di ri-articolazione territoriale, che si proverà a sintetizzare al fine di identificare i principali connotati del processo in oggetto... (segue)



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