
Il 6 maggio 2018 rappresenta senz’altro un momento fondamentale per il processo di transizione democratica in atto in Tunisia a partire dalla “Rivoluzione dei gelsomini” del 2010-2011: nel Paese si sono tenute le elezioni locali per eleggere i consigli comunali, prima volta da quando, nel 2014, è stata adottata la nuova Costituzione tunisina. Il riconoscimento del “potere locale”, a cui è intitolato il titolo VII dello stesso Testo fondamentale, rappresenta in effetti uno dei cardini del nuovo ordinamento costituzionale e uno degli elementi di rottura più evidenti rispetto al regime di Ben Ali, che, sulla base della retorica unitaria promossa già da Bourghiba, aveva fatto dell’accentramento del potere un principio caratterizzante dello Stato tunisino. La Costituzione del 2014... (segue)
in tema di processo civile, equa riparazione per violazione della ragionevole durata del processo, termine ragionevole nelle procedure concorsuali
(09/07/2025)
in tema di referendum, conflitto di attribuzione tra Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e Comitato promotore del referendum Cittadinanza
(09/07/2025)
in tema di tributi, effetti del mancato pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) relativa alle importazioni, possibilità di evitare la confisca doganale dietro pagamento
(09/07/2025)
in tema di bilancio e contabilità pubblica, bilancio degli enti locali dissestati, ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, presentazione da parte del consiglio comunale al Ministro dell’interno
(09/07/2025)
in tema di demanio e patrimonio dello Stato e delle Regioni, concessioni demaniali marittime, norme della Regione Toscana, disposizioni regionali relative alle concessioni ad uso turistico-ricreativo
(09/07/2025)