
Negli ultimi anni si registra la tendenza, anche sulla scorta di modelli stranieri, al superamento della portata “oppositiva” dei referendum previsti nella Costituzione italiana a favore di nuove forme di consultazione a contenuto positivo, tanto nell’esperienza delle nostre Regioni quanto nelle proposte di revisione costituzionale. Se la previsione in Costituzione di referendum di portata deliberativo/approvativa è da valutare per più ragioni inopportuna, non altrettanto si può dire per l’introduzione di un “referendum di indirizzo vincolante”, che riproponga lo schema logico-giuridico delle “leggi cornice”, a cui favore militano ragioni di ordine etico-politico e di sistema. Non vi è dubbio, però, che sulle prospettive di questo istituto, come più in generale sul tema della qualità della democrazia, sia in corso una partita dall’esito ancora molto incerto... (segue)
Emergenza educativa e “scuola etica” in Italia. Profili costituzionali
Marco Galdi (08/04/2025)