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NUMERO 8 - 01/04/2020

 La questione del rispetto dello Stato di diritto in Polonia e in Ungheria: recenti sviluppi

Abstract [It]: Il contributo esamina le recenti iniziative delle Istituzioni europee a tutela dello Stato di diritto e dei valori comuni sanciti nell’art. 2 TUE. Mentre il Consiglio si è limitato a svolgere alcune audizioni della Polonia e dell’Ungheria nel quadro della procedura ex art. 7(1) senza prendere alcuna iniziative significativa, la Commissione ha aperto numerose procedure di infrazione nei confronti di questi due Stati membri per violazione dei valori sanciti nell’art. 2 TUE. Nei casi riguardanti il regime pensionistico dei giudici e dei pubblici ministeri, la Corte di giustizia ha accertato la violazione da parte della Polonia dell’art. 19 TUE e dell’art. 47 della Carta. Nel quadro della procedura di infrazione pendente nei confronti della Polonia e riguardante il sistema disciplinare, la Commissione ha chiesto alla Corte di ingiungere alla Polonia di sospendere il funzionamento della Sezione disciplinare. Inoltre, nella sentenza A.K. la Corte ha statuito che l’art. 47 della Carta e il principio del primato del diritto dell’Unione impongono al giudice del rinvio di disapplicare la legislazione nazionale contraria al principio di indipendenza e imparzialità della magistratura. Infine, l’A. esamina la risoluzione con cui il Parlamento europeo critica la circostanza che le audizioni ex art. 7(1) non abbiano portata alcun risultato concreto. In conclusione l’A. ritiene che la procedura di infrazione e le sanzioni finanziarie possono svolgere un ruolo importante per spingere tali Stati membri al rispetto dei diritti fondamentali e dei valori comuni dell’Unione.

 

Abstract [En]: The present contribution deals with the recent initiatives of the European institutions in ensuring the respect of the rule of law and the common values set forth in Article 2 TEU. It highlights the different scope of procedure under Article 7(1) of the Treaty on European Union with the infringement procedure under Article 258 TFEU. While the Council, in applying Article 7(1) TEU, has not done enough to address the situation in Poland and in Hungary, the Commission opened a number of infringment procedures against those two Member States in order to sanction serious and systematic breaches of fundamental rights and common values established in Article 2 TEU. In the cases against Poland concerning the retirement regime of Polish judges and public prosecutors the Court of Justice ascertained the breach of the principle of independence of judges recognized by Article 19 TEU and Article 47 of the European Charter. A third infringement procedure is pending concerning the disciplinary system, in which the Commission decided to ask the Court of Justice to impose interim measures on Poland, ordering it to suspend the functioning of the Disciplinary Chamber of the Supreme Court. Moreover, in AK the Court of Justice held that Article 47 of the Charter and the principle of the primacy of EU law require the referring court to disapply the provision of national law which is contrary to the principle of independence and impartiality of judiciary. Furthermore, the Author examines the Resolution through which the European Parliament has expressed its regret that the hearings in the Council under Article 7(1) TEU have not yet brought any significant result with regard to redressing clear risks of a serious breach of the values referred to in Article 2 of the TEU. The Author concludes that infringment procedures and financial sanctions can play an important role in safeguarding fundamental rights and common values in the EU and Member States.

 

Sommario: – 1. La crisi dello Stato di diritto in Polonia e Ungheria: la reazione delle Istituzioni dell’Unione. – 2. Le procedure di infrazione nei confronti della Polonia concernenti le riforme del sistema giudiziario. – 3. La sentenza A.K. e l’applicazione del principio del primato del diritto dell’Unione. – 4. La tutela cautelare a garanzia dell’indipendenza della magistratura. – 5. La dichiarazione della Presidente della Commissione sulle misure di emergenza negli Stati membri e la legge ungherese sulla protezione contro il coronavirus. – 6. Le censure del Parlamento europeo e l’inerzia del Consiglio.



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