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NUMERO 7 - 10/03/2021

 Accordi europei e sovranità fiscale nazionale: le ricadute dell’emergenza COVID-19

Abstract [It]: La difficile situazione economica che si sta diffondendo nei Paesi dell’Unione Europea a seguito dell’emergenza sanitaria generata dalla pandemia da coronavirus (COVID-19) ha fatto emergere in tutta la sua veemenza la fragilità del sistema europeo, che oggi più del passato molti considerano lontano dai bisogni dei popoli dei Paesi dell’Unione e men che meno legittimato nel sentimento collettivo. Sono riemersi interrogativi, da lungo tempo latenti e molto spesso strumentalizzati dai nuovi dilaganti nazionalismi, che riguardano la capacità della finanza dell’Unione di resistere agli urti con le economie nazionali in difficoltà. In un contesto siffatto sono in molti a domandarsi se e come la finanza pubblica (nazionale ed europea) sarà in grado di fornire adeguate risposte alla generale aspettativa di ripresa dell’economia e quali siano le sfide da affrontare in questo campo nel futuro. I cambiamenti prodotti dalla crisi nella struttura del sistema economico e sociale sono evidenti. Non altrettanto chiara appare la capacità dell’Unione di trovare all’interno delle sue Istituzioni il consenso necessario ad adottare le soluzioni necessarie a superare la crisi. L’unica certezza che si va consolidando è che per fronteggiare questa situazione di straordinaria difficoltà non saranno più sufficienti gli strumenti utilizzati nel passato ma si dovranno adottare nuove forme di intervento dirette a dare impulso alla ripresa di un’economia fin troppo provata dal lungo periodo di fermo forzato. In questo contesto l’Unione europea, sta tentando di superare le criticità che già prima della crisi avevano portato alla progressiva riduzione dell’approccio “comunitario” e all’intensificazione degli interventi dei legislatori nazionali, mettendo in campo nuovi strumenti di finanza pubblica destinati a stravolgere anche nel lungo periodo le politiche di bilancio europee e a delineare un nuovo modello di riparto delle competenze fiscali tra l’Unione e gli Stati Membri. Il dubbio che emerge con forza a questo riguardo è se sarà possibile ottenere questo ambizioso risultato mantenendo le attuali regole di governance.

 

Abstract [En]: The difficult economic situation caused by the COVID-19 outbreak in the European Union brought out the European system’s fragility, which appears (now more than in the past) far from the people’s needs and deprived of legitimacy. Unresolved latent issues that have been very often exploited by the new rampant nationalisms concerning the European Union’s financial resistance to collisions with national economies in difficulty have come back again. In such a context, many people are asking themselves if the public finance (both at the national and at the European level) will be able to give adequate answers to the general expectation of economic recovery, and what are the challenges that lie ahead in the future. Economic and social changes produced by the crisis are evident. Not so clear are the solutions to be adopted. The only certainty that is growing up is that in order to deal with this extraordinary situation, the tools used in the past will not be adequate so far, and that there is the need to setup new forms of intervention targeted to boost the recovery of an economy that has been stressed by the long period of forced lock-down. In this situation, the European Union is trying to overcome the criticalities that before of the crisis also, led to a progressive reduction of the "community" approach and to the consequential increase of the National intervention, and to setup new public finance tools devoted at upsetting the European budget policies, and at implementing a new model of distribution of financial competences between the Union and the single Member States. However, there is the doubt if this should be possible using the current rules regarding the distribution of legislative powers.

 

Parole chiave: governance; solidarietà fiscale; emergenza; Covid 19; Unione europea

Keywords: governance; fiscal solidarity; emergency; Covid 19; European Union

Sommario: 1. Brevi premesse sull’idea spinelliana di Europa e sul percorso di integrazione avviato su queste basi tra gli Stati membri. 2. La “rivoluzione fiscale” del terzo millennio (stato dell’arte). 3. Le “fughe” di alcuni Stati dall’area del diritto tributario globale (passato e presente). 4. Durante e dopo l’emergenza: si rafforzano le sovranità fiscali nazionali; la “deglobalizzazione” è anche fiscale? 5. Le azioni dell’Europa nel campo della fiscalità per contrastare la crisi e rafforzare la coesione degli Stati membri. 5.a) Le prime reazioni e l’evoluzione del dibattito. 5.b) Le possibili ricadute sulla governance economica europea. 5.c) Le nuove risorse proprie alla prova dei “controlimiti”. 5.d) I nuovi tributi “verdi” (la c.d. “plastic tax”). 5.e) I nuovi tributi “verdi” (la quota degli introiti dei PNA). 5.f.) L’imposta straordinaria sugli extraprofitti delle imprese. 5.g) La “Digital Tax” europea. 6. Un’ulteriore ipotesi di risorsa propria europea: dalla “Common Consolidated Corporate Tax Base” (CCCTB) alla “Common Consolidated Corporate Tax” (CCCT)? 7. Alcune riflessioni conclusive.



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