Abstract [It]: L’acquisto di una sempre maggiore “autonomia” da parte delle macchine pone molteplici questioni di ordine ontologico e morale. Occorre decidere se privilegiare l’efficientismo delle tecnologie al fine di una migliore resa in termini economici e sociali, ovvero porre l’uomo al centro del sistema, proteggendone i diritti fondamentali. Proprio per questo, dal punto di vista del diritto costituzionale, l’interrelazione uomo-macchina è oggi sempre più interessante, nonostante essa sia talmente complessa, da rendere, in taluni casi, arduo comprendere ove finisca la condotta di natura umana e dove cominci quella riconducibile alla macchina stessa. Nel saggio viene privilegiata una prospettiva human-centered. Il paradigma, cui affidare il ruolo di guida e ispirazione della normativa è necessariamente un modello antropocentrico atto a rispondere sempre all’imperativo kantiano della persona come fine e mai come mezzo. L’intento di una regolamentazione sistemica della materia, in linea con il percorso avviato dall’ordinamento europeo, trova la sua coerenza nel perseguimento di una normativa che non subordini mai la persona all’algoritmo e all’AI, bensì che identifichi in quest’ultima uno strumento al servizio dell’uomo. Ciò implica il rispetto di principi giuridici esistenti, quali l’accessibilità, la trasparenza, l’affidabilità, la non discriminazione, ma anche – e soprattutto – la dignità delle persone, come singoli e nella collettività, la riservatezza, l’identità, la coesione sociale e il pluralismo.
Title: Algorithms between transparency and data protection
Abstract [En]: The acquisition of ever greater 'autonomy' by machines raises many ontological and moral questions. A decision has to be made as to whether to privilege the efficiency of technology for the sake of a better return in economic and social terms, or to place man at the centre of the system, protecting his fundamental rights. Precisely for this reason, from the point of view of constitutional law, the human-machine interrelationship is increasingly interesting today, despite the fact that it is so complex that in some cases it is difficult to understand where human conduct ends and machine conduct begins. A human-centered perspective is favoured in the essay. The paradigm to which to entrust the guiding and inspiring role of regulation is necessarily an anthropocentric model that always responds to the Kantian imperative of the person as an end and never as a means. The intention of a systemic regulation of the subject, in line with the path initiated by the European legal system, finds its coherence in the pursuit of a regulation that never subordinates the person to the algorithm and AI, but rather identifies the latter as an instrument at the service of man. This implies respect for existing legal principles such as accessibility, transparency, reliability, non-discrimination, but also - and above all - the dignity of persons, as individuals and in communities, privacy, identity, social cohesion and pluralism.
Parole chiave: algoritmi, trasparenza, protezione dei dati personali, autonomia, AI
Keywords: Algorithms, transparency, data protection, autonomy, AI
Sommario: 1. L’impiego degli algoritmi nell’attività dello Stato: un breve stato dell’arte. 2. Gli inscindibili legami tra trasparenza algoritmica e il GDPR. 3. La necessità di bilanciare la trasparenza algoritmica con altri diritti e interessi. 4. Trasparenza degli algoritmi e protezione dei dati personali: una convivenza possibile. 5. Le innovazioni previste nella proposta di Artificial Intelligence Act. 6. Considerazioni conclusive.