
1. Il dibattito sulle riforme costituzionali è ormai entrato nel vivo. Esiste oggi un largo consenso circa la necessità di rafforzare la stabilità del governo e rendere più efficace la sua azione, ma diverse sono le opinioni sui modi per realizzare tale obiettivo. La soluzione più adatta alla realtà italiana, a mio avviso, non è quella del presidenzialismo o del semipresidenzialismo, e neppure quella del “sindaco d’Italia”. I difetti e i rischi che queste soluzioni presentano consigliano invece di mantenere la scelta dell’Assemblea costituente per la forma di governo parlamentare e di procedere ad una razionalizzazione della stessa, come auspicato dal Costituente con l’approvazione del famoso ordine del giorno Perassi. Cercherò brevemente di spiegarne le ragioni.
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Quale futuro per l’autonomia differenziata? La risposta è nella sentenza n. 192 del 2024
Antonio Saitta (07/05/2025)
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Quale futuro per l’autonomia differenziata?
Anna Maria Poggi e Giulio M. Salerno (30/04/2025)
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Uguaglianza nel godimento dei diritti e buon governo delle risorse pubbliche: LEP, costi e fabbisogni standard, federalismo fiscale, nella cornice dello Stato regionale cooperativo
Elena D’Orlando (30/04/2025)
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Note introduttive
Claudio Tucciarelli (30/04/2025)
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Regionalismo differenziato e riforma dei regolamenti parlamentari. Spunti a partire dalla sentenza della Corte costituzionale n. 192 del 2024
Daniele Casanova (30/04/2025)
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Tra favorevoli e contrari all’autonomia differenziata: è possibile trovare una comune convergenza per la realizzazione di un regionalismo d’esecuzione da avviarsi in via asimmetrica?
Antonio Ferrara (30/04/2025)
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Le due “sentenze sorelle” sul regionalismo differenziato: legge Calderoli e referendum sotto la lente della nazione
Alessandro Sterpa (30/04/2025)
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Interventi al seminario 'Quale futuro per l’autonomia differenziata?' organizzato da federalismi.it e ISSIRFA-CNR, Roma, 28 febbraio 2025
(30/04/2025)