
Abstract [It]: L’articolo intende indagare sulla la discrezionalità del Governo, nell’esercizio della delega, in ordine al nuovo statuto giuridico dei servizi pubblici locali, quanto la stessa si possa ricondurre nel perimetro costituzionale o viceversa quanto si ponga al di fuori di esso, avendo quale naturale conseguenza l’illegittimità del decreto. Le osservazioni sul decreto delegato ovviamente hanno uno specifico, immediato e naturale punto di caduta che coinvolge il rapporto tra legge delega e decreti delegati, così come voluto e declinato dal combinato disposto di cui agli artt. 76 e 77 Cost. e dalle interpretazioni datene dalla Corte costituzionale.
Title: The new legal statute of local public services: between competition and the myth of the “private” is consumed by over delegation
Abstract [En]: The article aims to analyse the Government's discretionary power in the exercise of delegation, particularly concerning the new legal status of local public services. The question arises as to whether these services fall within the constitutional framework or to what extent they operate outside it, potentially rendering the relevant decrees illegitimate. The analysis of the delegated decree is anchored in the relationship between the delegating law and the decrees issued as a result, as outlined in Articles 76 and 77 of the Constitution, alongside interpretations provided by the Constitutional Court.
Parole chiave: Costituzione, Legge di delegazione, decreto delegato, servizi pubblici locali, Corte costituzionale
Keywords: Constitution, delegation law, delegated decree, local public services, Constitutional Court
Sommario: 1. Premessa: piano dello studio. 2. L’irragionevole e sproporzionato ridimensionamento del ruolo e delle funzioni della Conferenza unificata. La distinzione tra “previa intesa” e parere: sostanziale rilevanza giuridica e non soltanto semantica. 3. L’art. 14, comma 1, lettera d) del decreto delegato: l’esclusione del ricorso alla gestione in economia o mediante azienda speciale per i servizi a rete. 4. L’art. 17, comma 2 del decreto delegato: l’obbligo per cui la motivazione della scelta dell’affidamento in house deve dare “espressamente conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato”. 5. Le deliberazioni di affidamento alle società in house: dal ruolo extra ordinem dell’Osservatorio per i servizi pubblici locali all’ANAC. 6. I limiti temporali agli affidamenti in house. 7. L’autonomia e la discrezionalità del delegato e il vizio di eccesso di delega attraverso la giurisprudenza costituzionale. 8. Conclusioni in ordine alla discrezionalità del delegato ed ai rapporti tra legge delega e decreto legislativo.
ITALIA - DOTTRINA
La debolezza della democrazia rappresentativa e la tentazione del potere: notazioni critiche sul «premierato elettivo»
Adriana Ciancio (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
L’approccio basato sul rischio nell’AI Act
Valentina D’Antino (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Corruzione, diseguaglianze di genere e asimmetrie di potere: il gender mainstreaming come approccio sistemico per le strategie di prevenzione e contrasto alla corruzione
Valentina M. Donini (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Considerazioni sull'affidamento nei confronti della pubblica amministrazione e riparto di giurisdizione
Daniele Leone (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Al crocevia tra politica e giurisdizione: la responsabilità ministeriale nei modelli italiano e francese alla prova di alcuni recenti casi
Chiara Padrin (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Il bias dell’ottimismo. I matrimoni religiosi nell’ordinamento italiano alla luce della giurisprudenza di Strasburgo
Tania Pagotto (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Governare il metaverso: tra costituzione economica digitale e sfide regolatorie
Mario Passaretta (02/07/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Le società di ambito territoriale ottimale come società legali? Riflessioni a margine di alcune pronunce del giudice amministrativo e di alcuni pareri della Corte dei Conti
Germano Scarafiocca (02/07/2025)