
La declaratoria di illegittimità costituzionale di significative parti della legge che è stata approvata dal Parlamento nel giugno del 2024 per dare attuazione al regionalismo asimmetrico è stata l’inevitabile conseguenza dell’evidenza che alla sua base manca una chiara visione del modello di regionalismo che si intende implementare. L’art. 116 Cost., terzo comma, sia pur introdotto in Costituzione con una novella del 2001 non può essere letto, infatti, – come ci ha ammonito il giudice delle leggi – come un corpo del tutto estraneo al nuovo Titolo V. L’inversione dell’ordine logico, in base al quale si dovrebbe prima provvedere all’attuazione di quest’ultimo e poi alla eventuale determinazione di discipline derogatorie rispetto al nuovo assetto costituzionale, rende immediatamente manifesto che l’obiettivo della legge... (segue)
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Quale futuro per l’autonomia differenziata? La risposta è nella sentenza n. 192 del 2024
Antonio Saitta (07/05/2025)
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Quale futuro per l’autonomia differenziata?
Anna Maria Poggi e Giulio M. Salerno (30/04/2025)
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Uguaglianza nel godimento dei diritti e buon governo delle risorse pubbliche: LEP, costi e fabbisogni standard, federalismo fiscale, nella cornice dello Stato regionale cooperativo
Elena D’Orlando (30/04/2025)
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Note introduttive
Claudio Tucciarelli (30/04/2025)
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Regionalismo differenziato e riforma dei regolamenti parlamentari. Spunti a partire dalla sentenza della Corte costituzionale n. 192 del 2024
Daniele Casanova (30/04/2025)
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Le due “sentenze sorelle” sul regionalismo differenziato: legge Calderoli e referendum sotto la lente della nazione
Alessandro Sterpa (30/04/2025)
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Interventi al seminario 'Quale futuro per l’autonomia differenziata?' organizzato da federalismi.it e ISSIRFA-CNR, Roma, 28 febbraio 2025
(30/04/2025)
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Sull’elezione popolare diretta del Presidente del Consiglio dei ministri
Eugenio De Marco (09/04/2025)