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NUMERO 13 - 07/05/2025

Beniamino Caravita e il diritto dell’ambiente: contributo scientifico e impegno istituzionale

La odierna iniziativa è mossa dall’intento di rileggere il percorso scientifico, originale e profondo, di Beniamino Caravita ed espressamente dedicato al diritto ambientale, attraverso la lente della Commissione “Spini”. Come è rammentato nella scheda di presentazione del convegno, l’allora Ministro dell’Ambiente On. Valdo Spini ebbe ad istituire una Commissione deputata a redigere un Testo Unico dell’Ambiente, materia all’epoca caratterizzata da una normativa dispersa, frammentaria e lacunosa. Compito che poi ebbe una novazione nel senso che si concentrò su enucleazione e determinazione dei principi generali di un redigendo Testo Unico dell’Ambiente. Lo scopo è ben evidenziato nella relazione illustrativa che accompagna la bozza di disegno di legge avente ad oggetto la determinazione dei principi, e dovuta proprio alla penna di Beniamino: in essa si legge “se non vogliamo continuare a vivere in una legislazione caotica ed episodica e in una giurisprudenza emergenziale e casistica, dobbiamo mettere le mani nel grande calderone normativo e provare a trarne i principi”, e si aggiunge poi, rivelando così l’esprit comparatistico del redattore, che  “fondamentale è – come sempre – il diritto comparato: la dottrina tedesca, quella francese, quella inglese hanno cercato in più riprese, nelle formulazioni manualistiche, di elaborare i principi”. Le relazioni che oggi si sono succedute in questa giornata di studio e di riflessione, tra l’altro affidate per lo più a componenti della suddetta Commissione, hanno rilevato, attraverso una lettura in filigrana del vigente c.d. Codice dell’Ambiente (d.lgs. 152/2006), il complesso di “debiti” di tale testo nei confronti dei lavori della Commissione... (segue)



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