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Numero 9 - 01 maggio 2013 NORMATIVA [34]    GIURISPRUDENZA [28]    DOCUMENTAZIONE [30]

Cross the fingers!

Il governo Berlusconi si è dimesso il 12 novembre 2011. Il governo Monti si è dimesso il 21 dicembre 2012. Abbiamo votato il 24-25 febbraio 2013, con il risultato ormai noto di tre schieramenti quasi dello stesso livello di consenso, uno dei quali quasi casualmente premiato di un abnorme premio in termini di deputati. Il nuovo Governo di Enrico Letta, vicesegretario del Pd, ha giurato il 28 aprile e ottenuto la fiducia il 29. Ci sono voluti 63 giorni dalle elezioni. Il governo Monti è stato dimissionario per oltre 120 giorni. Siamo senza un governo scaturito dalle elezioni da oltre un anno e mezzo. Già questi banali dati numerici danno la misura della crisi istituzionale del Paese.  Ci sono voluti sessantatre giorni per fare quello che era chiaro già il lunedì sera delle elezioni. Il problema è stato che tutte le previsioni su cui erano stati costruiti scenari politici per il voto del 2013 si sono dimostrate gravemente sballate: il che, se non depone bene per i sondaggisti, depone ancora peggio per la politica, che non riesce proprio più ad avere il polso del paese. Il Pd avrebbe dovuto vincere largamente e, nella peggiore delle ipotesi, avrebbe potuto governare con una larga maggioranza insieme al nuovo partito di Monti. Il Pdl avrebbe dovuto a mala pena raggiungere il 20%, rimanendo largamente ininfluente da ogni gioco politico e istituzionale. . Per il  Movimento 5Stelle si dava per probabile un buon risultato, ma non in grado di spostare le linee di fondo dei nuovi equilibri politici: insomma, Grillo sarebbe stato uno spauracchio, ma complessivamente  controllabile... (segue)

Il Parlamento al tempo della crisi. Alcune considerazioni sulle prospettive di un nuovo bicameralismo

La presente analisi resterà circoscritta alla individuazione ed alla disamina delle esigenze, di carattere politico, istituzionale e, più strettamente, giuridico, che richiedono, per una loro compiuta... (segue)

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Controlli della corte dei conti e controlli regionali: autonomia e distinzione nella sentenza della corte costituzionale n. 60/2013

Da qualche tempo la Corte costituzionale ci sta abituando a un rinnovato approccio al diritto costituzionale della contabilità e della finanza pubblica, improntato a un elevato livello di approfondimento delle... (segue)

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Il rapporto tra Regioni, Stato ed UE alla luce della crisi economica, dell’attualità istituzionale, del dibattito sul paradigma della multilevel governance

I mesi appena trascorsi hanno visto il manifestarsi di numerose novità significative per il dibattito intorno al cosiddetto «doppio intreccio federale». C’est-à-dire...(segue)

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La giurisdizione nei rapporti tra l’Agente della Riscossione e gli enti impositori.

La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense promuoveva, avanti al Tribunale Civile di Roma, un procedimento per decreto ingiuntivo nei confronti dell’Agente della riscossione incaricato per l’attività di riscossione coattiva... (segue)

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  • Partiti e autonomie negli Stati composti – una mappa dei problemi

    Nel ricco ed articolato panorama degli studi sullo Stato federale e sullo Stato regionale, il ruolo dei partiti politici è restato generalmente in ombra, o al più si è visto riconosciuto un rilievo secondario. Allo stesso modo, negli studi sui partiti politici la dimensione territoriale (soprattutto nelle forme che essa assume in Stati caratterizzati dal riconoscimento a loro articolazioni interne di autonomia politica) è a lungo rimasta in secondo piano, almeno fino a tempi recenti... (segue)
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  • Eleggere un capo dello Stato in Europa: esperienze della vicina Germania

    La scelta del Capo di Stato non è solo un fatto nazionale, ma ha una crescente rilevanza internazionale, specialmente nell’Unione europea. Nei momenti in cui si sceglie una persona come rappresentante più alto di uno stato costituzionale, caratterizzato da forme variabili di convivenza e di governo politico, ogni popolo riflette – chi di più e chi di meno - sulle proprie speranze di virtù e sui propri timori di difficoltà e sul modo di relazionarsi con gli altri stati... (segue)
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  • Genesi ed evoluzione dei sistemi di giustizia costituzionale in Italia, Francia e Spagna

    L’idea forte del dottorato in Diritto ed Economia muove dal dibattito sulla crisi della legge nel suo vario manifestarsi: come perdita di centralità nel sistema della produzione normativa, come perdita di qualità, come riduzione del campo di intervento in conseguenza dall’affermarsi di processi di produzione normativa di ambito sopranazionale. E assume che, mentre sembra confermata la prevalenza del diritto a formazione giurisprudenziale nella partita... (segue)
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  • « L’effet Kyenge » au sein de la diaspora africaine

    Le 27 avril 2013 l’Italie a formé son gouvernement suite à des longues négotiations politiques. Il s’agit d’une phase aussi rude au sein du spectre politique italien. Ceci a obligé le parti détenant la majorité relative au Parlement, c’est-à-dire le Parti Démocrate (PD, parti de centre-gauche), de former un gouvernement de coalition mettant ensemble le Parti de la Liberté (PDL, parti de centre-droite) et la Liste Civique du Premier sortant Mario Monti... (segue)
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