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Nel volume dal punto di vista del diritto pubblico comparato si analizza se nel corso delle loro riforme costituzionali le Repubbliche dell’ex Urss – grazie all’interazione tra differenti fattori quali la presenza di autonomie territoriali su base etnica ereditate dal passato sovietico, la circolazione nell’area di modelli occidentali e il recupero di alcune modalità di esercizio del governo locale antecedenti all’introduzione della forma di Stato socialista – abbiano dato luogo ad un modello tendenzialmente univoco di decentramento locale oppure se anche in tale ambito si possono individuare delle differenze importanti tra le stesse, soprattutto rispetto all’eventuale accoglimento di modelli occidentali. E, ancora se la Russia – alla quale viene dedicata particolare attenzione in quanto unica, tra le ex Repubbliche sovietiche, ad essere formalmente definita uno Stato federale – rappresenta un punto di riferimento per i nuovi Stati indipendenti dell’area in considerazione oppure sono piuttosto questi ultimi, dal punto di vista del decentramento territoriale, ad esercitare il proprio fascino nei confronti della prima.