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Il 2014 per l’Italia è già e sarà ancor di più un anno nel segno dell’Europa. Lo sarà perché a maggio il Paese sarà chiamato a votare, insieme a tutti gli altri 28 Stati dell’Unione, per rinnovare il Parlamento di Bruxelles, e lo sarà perché all’Italia spetterà la presidenza del Consiglio dell’Unione europea nel secondo semestre dell’anno. Come ha sottolineato anche il presidente della repubblica nel suo discorso al Parlamento Europeo, le prossime elezioni europee rischiano di costituire uno spartiacque fondamentale per il modo in cui la “comunità” Unione europea dimostrerà di saper affrontare i nodi della crisi economico- finanziaria e la sua stessa collocazione geo-politica nello scacchiere della globalizzazione. Di fronte alla rinnovata sfida dei populismi e nazionalismi occorrerebbe che la “nuova” comunità europea risponda con un nuovo e rinnovato contratto sociale con suoi cittadini... (segue)
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