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FOCUS - Comunicazioni, media e nuove tecnologie N. 1 - 04/03/2016

 Privacy Shield: il nuovo regime applicabile al trasferimento di dati personali verso gli USA (con nota di G.V.)

Lo scorso 29 febbraio 2016 è stato pubblicata la proposta di decisione con cui la Commissione delinea il nuovo regime applicabile al trasferimento di dati personali verso gli Stati Uniti, denominato “Privacy Shield”.

La proposta della Commissione è diretta a sostituire il c.d. “safe harbour” approvato dalla Commissione con Decisione n. 2000/520/CE del 26 luglio 2000 e invalidato dalla Corte di Giustizia con la pronuncia del 6 ottobre 2015 sul caso Maximilian Schrems v Data Protection Commissioner (C-362/14). È il caso di ricordare come la Corte abbia considerato lesiva delle libertà individuali la normativa americana che consentiva alle autorità pubbliche di accedere al contenuto delle comunicazioni elettroniche (con particolare riferimento alle attività di sorveglianza poste in essere dalla NSA) senza offrire ai cittadini europei l’accesso ai propri dati personali, né strumenti di enforcement.

Il nuovo regime introduce obblighi più rigorosi per le società americane che intendano trasferire negli USA dati personali raccolti in Europa. Tra le novità più rilevanti vi è il principio per cui non saranno più ammessi sistemi di sorveglianza massiva e indiscriminata: l’accesso ai dati da parte delle autorità pubbliche sarà consentito esclusivamente nel rispetto di specifici limiti e meccanismi di controllo. Viene, inoltre, garantito ai cittadini europei l’accesso ai propri dati, la possibilità di ottenere la rettifica degli stessi o la cancellazione, nonché la possibilità di far valere i propri diritti ricorrendo ai garanti nazionali che collaboreranno con la Federal Trade Commission e il Dipartimento di Stato, ovvero nell’ambito di sistemi di risoluzione alternativa delle controversie o ancora inoltrando un reclamo al mediatore istituito all'interno del Dipartimento di Stato USA, indipendente dai servizi di sicurezza nazionali statunitensi.

L’implementazione delle misure sarà oggetto di un riesame annuale, che vedrà coinvolti esperti di intelligence americani e garanti europei, in base al quale la Commissione riferirà al Parlamento europeo e al Consiglio. 

L’adozione del Privacy Shield si inserisce nel più ampio contesto di revisione dell’accordo tra UE e USA diretto a definire le regole in materia di cooperazione e trasferimento di dati personali tra forze di polizia (c.d. “umbrella agreement”). La decisione del Consiglio in merito all’accordo quadro UE-USA spetterà al Consiglio, sentito il parere dell'Article 29 Working Party e in ogni caso in seguito all'approvazione del Parlamento europeo.

GV



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