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NUMERO 11 - 28/05/2014

 Il Belgio e le elezioni europee 2014: alla ricerca di nuovi compromessi interni mentre in Europa avanzano gli euroscettici

Il Regno del Belgio è una monarchia parlamentare e uno stato federale. Il modello di federalismo belga è caratterizzato da sicura originalità, sia per la sua struttura, sia per il singolare processo che ha condotto alla formazione di uno Stato federale. Quest’ultimo è infatti frutto della progressiva disarticolazione dello Stato originariamente unitario che nel 1831 aveva messo insieme, in modo invero alquanto artificiale, i francofoni del sud con gli olandesi del nord, oltre a una piccola comunità di lingua tedesca. La tradizionale contrapposizione tra Fiamminghi e Valloni ha tuttavia rappresentato la premessa per il processo di differenziazione istituzionale cui è andato incontro lo Stato Belga, in particolare a partire dagli anni ’70 del novecento, e la cui dinamica, come è stato affermato, oltre ad essere incrementale appare peraltro “dagli esiti perennemente incerti”. La costruzione del nuovo assetto istituzionale si è dipanata infatti attraverso quattro distinte tappe: nel 1970, nel 1980, nel 1988 e nel 1993. In particolare, con la prima riforma ad opera della legge costituzionale del 24 dicembre 1970 vengono previste quattro Regioni linguistiche, al fine di delimitare il territorio relativamente all’uso della lingua da parte dei pubblici poteri; tre Comunità culturali, alle quali viene devoluta la competenza in campo culturale; tre Regioni con competenze relative al governo del territorio. La vera e propria “regionalizzazione” del Belgio si ha però con le riforme del 1980 e del 1988, dopo che le deludenti riforme degli anni ’70, con la mancata istituzione delle Regioni, non erano riuscite nell’intento di sopire i conflitti all’interno del Belgio ma avevano portato piuttosto ad una acutizzazione delle fratture culturali e linguistiche tradizionalmente presenti nel Paese. Nel 1980 si giunge così ad un ampio trasferimento di competenze dallo Stato centrale alle Regioni con la legge costituzionale del 29 luglio e all’istituzione della Cour d’arbitrage con il compito in particolare di dirimere i conflitti normativi fra i diversi livelli territoriali di governo. Con la legge costituzionale del 7 luglio 1988 si istituisce la regione di Bruxelles. Nel 1993 si ha infine la quarta fase della riforma, con l’approdo ad una articolazione dichiaratamente federale dello Stato. In particolare, è proprio in quest’ultima occasione che il disegno federale belga si completa con la legge costituzionale del 5 maggio del 1993 con la quale si modifica l’art. 1 della Costituzione del 1831, introducendo la previsione secondo cui il Belgio “è uno Stato federale formato da Comunità e da Regioni”... (segue)



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