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FOCUS - Autonomie Funzionali

Autonomie Funzionali

Le Camere di commercio sono istituzioni che operano per favorire uno sviluppo complessivo ed equilibrato del territorio; uno sviluppo mai fine a se stesso, bensì volto al raggiungimento di obiettivi di welfare, secondo una visione ed un orientamento culturale liberale che considera il mercato e il profitto come strumenti per portare i cittadini ad una condizione di maggiore benessere. 
Tradurre tale visione nella realtà dell’agire quotidiano significa considerare il merito, la responsabilità, il rispetto delle regole e la trasparenza come valori imprescindibili, nonché impegnarsi nell’interpretare compiutamente il compito che – in quanto istituzioni economiche – sono chiamate a svolgere: creare le condizioni ottimali per una piena espressione dell’attività d’impresa nel suo ruolo fondamentale di promotrice di ricchezza per il territorio.
Dalla loro nascita - più di 300 anni fa e con una funzione fortemente legata a sostenere l’intervento dello Stato nell’economia - le Camere di commercio sono diventate sempre più espressione, e insieme fulcro, dei sistemi produttivi locali, fino ad affermarsi con la Legge di riordino n. 580 del dicembre 1993 - come luogo privilegiato in cui si esprimono le istanze del mercato e, dunque, il naturale punto di incontro tra imprese, cittadini, e istituzioniUn processo scandito da alcune tappe fondamentali che, a livello normativo, hanno rappresentato importanti capisaldi per una compiuta espressione del ruolo di motore dello sviluppo del Paese cui il sistema aspira...
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Il posizionamento istituzionale delle Camere di commercio dopo la sentenza n. 374 del 2007

La sentenza n. 374 del 2007 permette un importante chiarimento sulla questione della competenza in tema di ordinamento delle Camere di commercio e sulla loro posizione istituzionale. Tuttavia, rispetto alla soluzione nello specifico adottata dalla Corte, forse sarebbero state preferibili altre soluzioni interpretative; anch’esse avrebbero però presentato luci ed ombre...
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Il seguito (normativo ed amministrativo) alla sentenza della Corte costituzionale 5 novembre 2007, n. 374

La sentenza della Corte costituzionale del 5 novembre 2007, n. 374, con cui la Corte ha dichiarato che non spetta “allo Stato, e per esso al Ministero dello sviluppo economico, decidere, ai sensi dell'art. 6 del decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 24 luglio 1996, n. 501 (Regolamento di attuazione dell'art. 12, comma 3, della legge 29 dicembre 1993, n. 580, recante riordino delle camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura)...
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La democrazia locale e la rete: l'esperienza delle Camere di Commercio

Il modello di sviluppo economico italiano è un sistema profondamente radicato nella tradizione, nel territorio, nel codice genetico della nostra cultura collettiva: è un sistema per tradizione basato sul peso della piccola impresa, del ruolo economico della famiglia, del lavoro indipendente, della proliferazione delle iniziative individuali, della velocità di adattamento ai cambiamenti; è un sistema radicato nel territorio, per la progressiva entrata in campo di sistemi territoriali...
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Il ruolo del sistema camerale nella crescita economica dell'Unione Europea

Il modello della governance pubblica prevede il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali che a livello locale sono chiamati a realizzare, sulla base di interventi concertati, azioni a favore dello sviluppo socio-economico dei territori di riferimento. In particolare, gli enti camerali offrono un contributo attivo per perseguire un partenariato a più livelli svolgendo "nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese (l. 580/93, art. 2). Un sistema di governance... (segue)

La sfida della sussidiarietà ed il nuovo assetto istituzionale

Il periodo storico che si definisce 'umanesimo civile', durante il quale prese forma la moderna economia di mercato, ha visto la nascita della figura del mecenate. La successiva fase dell'economia di mercato capitalistica, strettamente connessa all'avvento della società industriale, ha avuto tra i suoi protagonisti la figura del capitalista-filantropo... (segue)

Fondazioni bancarie e riforma del Titolo V della Costituzione

La problematica concernente la natura giuridica, ieri, delle Casse di Risparmio, oggi, delle Fondazioni di origine bancaria si presenta allo studioso in tutta la sua complessità detrminata dagli interessi politici, economici e sociali che le ruotano intorno.Già al momento della loro origine, per quanto concerne la nostra esperienza verso gli inizi dell'800, gli orientamenti apparivano tra di loro notevolmente distanti nonostante la condivisione... (segue)

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