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di M. Rosaria Ingenito
Il Rappresentante dello Stato e della Conferenza Permanente
La riforma del titolo V della parte II della Costituzione costituisce la più grande innovazione che il nostro ordinamento abbia conosciuto dal 1948 ad oggi. Essa ridisegna gli assetti territoriali dell’ordinamento, ridefinendo i tradizionali rapporti tra centro e periferia.
Il nuovo testo getta le basi per la creazione di un sistema normativo e amministrativo decentrato, che tiene conto delle nuove esigenze di autonomia da parte dei vari soggetti istituzionali presenti sul territorio.
Si apre così la strada verso un modello di federalismo competitivo anche se, allo stato attuale, sono da integrare gli elementi peculiari, in assenza dei quali non è possibile parlare in Italia di assetto federale.
Alla luce della riforma e delle seguenti disposizioni attuative e integrative della stessa, si è reso necessario riorganizzare i riparti di competenze legislative, amministrative e anche finanziarie, che necessitano di leggi di attuazione per dare concretezza e forma alla parola della legge.
Il testo costituzionale così rinnovato investe anche e soprattutto l’assetto amministrativo dell’ordinamento, affermando, all’art. 118, il principio secondo il quale l’amministrazione è di norma dislocata a livello locale, salvo i casi in cui esigenze di carattere unitario ne richiedano il conferimento ad un livello più elevato (principio di sussidiarietà). Tale principio è assolutamente fondamentale poiché afferma che le funzioni amministrative devono tener conto del livello territoriale degli interessi, affinché le decisioni vengano prese laddove l’interesse è più sentito.
Alla luce di quanto detto sinora, una figura che ha visto confermare e ampliare il proprio ruolo nel corso degli ultimi anni, in occasione della riforma del titolo V della Costituzione, è quella del Prefetto. Egli riassume in sé la duplice figura di Rappresentante sul territorio del Governo, garante dell’unità della Repubblica, e Rappresentante dello Stato, organo di amministrazione generale, responsabile delle relazioni istituzionali con il sistema delle autonomie territoriali, che coordina ed agevola, da una parte, il rapporto con la Regione e gli altri enti territoriali, dall’altra parte, con gli uffici statali sul territorio.
Il D.P.R. 3 Aprile 2006 n. 180 ha regolamentato in modo più incisivo l’assetto degli uffici, poiché ha rimarcato che la Prefettura è un organo di rappresentanza generale del Governo sul territorio, che svolge compiti di amministrazione generale e di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
(segue)
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