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di Maria Grazia Rodomonte e Alessandro Sterpa
L’attività statutaria, legislativa e regolamentare della Regione Lazio nella VIII legislatura (2005-2010)
L’ottava legislatura regionale iniziata con le consultazioni elettorali del 2005, il cui termine ordinario era previsto per la primavera del 2010, si è conclusa in via anticipata con le dimissioni del Presidente della Regione Piero Marrazzo nell’ottobre 2009; nonostante ciò, è stato possibile che la Regione Lazio giungesse al voto insieme alle altre Regioni grazie all’interpretazione del testo normativo (art. 3 della legge statale n. 108 del 1968 e legge regionale n. 2 del 2005) che non prevede un termine massimo per l’indizione del voto; il Presidente della Regione (pur dimissionario) deve rispettare unicamente termini minimi per indire le elezioni.
In ragione delle dimissioni del Presidente della Regione, gli organi regionali sono entrati in regime di prorogatio ed hanno dovuto ridurre la propria attività normativa in ragione della diminutio dei propri poteri. In ogni modo, se è vero che lo Statuto regionale prevede espressamente questa reductio potestatis per la Giunta (art. 45, comma 6), non vi è norma formale analoga per quanto riguarda il Consiglio. Trattandosi di uno dei pochi casi di scioglimento anticipato degli organi regionali (oltre i casi del Molise, per annullamento delle elezioni del 2000 e dell’Abruzzo per dimissioni del Presidente nel 2008), vale la pena precisare che, con riguardo alla potestà legislativa, gli interventi del Consiglio regionale in regime di prorogatio (27 ottobre 2009 dimissioni del Presidente; 28 ottobre decreto del Presidente del Consiglio sullo scioglimento) sono stati circostanziati (le tre leggi finanziarie del bilancio, rendiconto e finanziaria nn. 29, 31 e 32 del 2009; due interventi per correzione termini e modalità amministrative in materia urbanistica con la legge n. 30 del 2009 e n. 1 del 2010; le leggi nn. 27 e 28 del 2009 in materia di misure per l’occupazione)...
(segue)