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di Andrea Vannucci
Elezioni nel Regno Unito: considerazioni a margine su hung Parliament e rebus di governo. Verso un ripensamento del maggioritario?
Un Parlamento in cui nessun partito gode di una maggioranza assoluta è la norma per l'Italia e per tutti quei paesi caratterizzati da un multipartitismo su base proporzionale, ma non lo è per il Regno Unito. Ci sono voluti ben cinque giorni per avere il nuovo Primo Ministro e di conseguenza la nuova formula di governo: il conservatore David Cameron guiderà un governo di coalizione con i liberaldemocratici di Nick Clegg.
Il risultato delle general elections, a cui in alcune zone del paese è stato abbinato anche un turno di amministrative, ha infatti disegnato uno scenario politico ingarbugliato e relativamente inedito: nessun partito ha ottenuto la maggioranza dei seggi alla House of Commons e questo dato, per un paese a forte tendenza bipartitica, si tratta di un’assoluta rarità, visto che l’ultimo precedente risale al 1974. Si è quindi verificata la situazione, temuta alla vigilia, di hung Parliament.
Con il voto del 6 maggio scorso - oltremanica le elezioni hanno tradizionalmente luogo di giovedì - il corpo elettorale, pur scegliendo di non scegliere chi sarà chiamato a guidare il governo nel corso della prossima legislatura, ha comunque mandato una chiara serie di segnali di volontà di cambiamento... (segue)