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NUMERO 14 - 13/07/2011

 Il legislatore interviene (ancora) in materia di demanio marittimo

I principi comunitari in tema di libertà di stabilimento e tutela della concorrenza hanno di recente indotto il legislatore, statale e regionale, a intervenire ripetutamente nella disciplina dell'occupazione e dell'uso del demanio marittimo. La necessità di novellare la regolamentazione del Codice della navigazione in materia di concessioni demaniali, in particolare, si è palesata come non procrastinabile sin dall’entrata in vigore della cd. “Direttiva Bolkestein”. Quest’ultima infatti prevede che, nel caso in cui il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato in ragione della scarsità delle risorse naturali – come accade per l’occupazione e l’uso del demanio marittimo – gli Stati membri debbano attivare una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti le garanzie di imparzialità e trasparenza. Altro principio cardine ivi fissato, e specificato dalla Commissione europea anche in tema di concessioni del demanio marittimo,  attiene alla limitazione della durata dell’autorizzazione, con il corollario del divieto del rinnovo automatico della stessa a favore del prestatore uscente... (segue)
 



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