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di Daniela Vitiello
Sui profili di contrasto tra la direttiva rimpatri e la procedura italiana di espulsione dei migranti irregolari. Considerazioni sul caso El Dridi
Il 28 aprile 2011 la Prima Sezione della Corte di giustizia dell’Unione europea ha reso un’importante sentenza nel caso Hassen El Dridi, inserendosi nel percorso inaugurato dalla Grande Camera con la decisione del caso Kadzoev, per ribadire, in tempi di vivace dibattito sul fenomeno migratorio, la volontà dei giudici di Lussemburgo di esercitare la funzione di interpretazione autentica del diritto dell’Unione, loro riconosciuta dall’art. 19 TUE, per garantire il rispetto degli obblighi derivanti in capo agli Stati dalle norme relative allo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia e, nel caso di specie, dalla Direttiva 2008/115/CE, detta “Direttiva rimpatri”. Com’è noto, la costruzione di uno spazio europeo in cui potessero trovare affermazione i valori della libertà e della giustizia e in cui fosse al contempo garantita la sicurezza dei cittadini europei, ha caratterizzato, sin dagli albori, la politica... (segue)