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NUMERO 16 - 24/08/2011

 La tassazione delle rendite finanziarie: quali effetti?

La nuova tassazione delle rendite finanziarie 2011 contenuta nella manovra correttiva di agosto dovrebbe condurre a un aumento di gettito annuo nelle casse dello Stato di quasi 2 miliardi di euro. Le rendite finanziarie sono tutti i proventi e gli interessi (attivi e passivi) che un prodotto finanziario (azioni o titoli di Stato, depositi di conto corrente, Bot, obbligazioni, mutui, riporti e contro termine e anche semplici impieghi di capitali diversi però dall’acquisto di partecipazioni al capitale di rischio di imprese) può generare al momento della sottoscrizione, alla chiusura dell’anno di imposta o al momento del realizzo da parte sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche. L’ armonizzazione prevede che l’aliquota applicata alle rendite relative agli interessi di conto corrente (tassati alla fonte dalla banca), o anche sugli interessi maturati da obbligazioni con durata inferiore ai 18 mesi, attualmente al 27%, venga portata al 20%, mentre la tassazione per gli investimenti in strumenti finanziari (obbligazioni, azioni, ETF, pronti contro termine..., esclusi i titoli di Stato) si elevi dal 12,5% al 20%. Quali gli effetti di tale provvedimento in termini di comportamento dei risparmiatori e di movimento dei capitali visto che in termini di aumento del gettito tale manovra contribuirebbe ad un mero 4% dell’intero fabbisogno? (segue)



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