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NUMERO 20 - 19/10/2011

 La giustizia costituzionale in trasformazione: la Corte costituzionale tra giudice dei diritti e giudice dei conflitti

Il ruolo della Corte costituzionale va riguardato sotto un duplice piano: verso i giudici sovranazionali e verso i giudici interni. E sotto il particolare profilo –qui proposto- della tutela dei diritti. Io credo che la Corte costituzionale possa conservare un ruolo centrale come giudice dei diritti se assume un dato fondamentale: il livello non più solo nazionale del riconoscimento e della conseguente tutela delle posizioni soggettive. Nel dialogo tra tutti i giudici, imposto da questa sorta di tutela multilivello, come si dirà, bisogna prestare attenzione, assumere come elemento unificante e ordinante, le tutele dei diritti anzi che i giudici. Nel contesto europeo esistono, infatti, come credo sia chiaro ormai a tutti, almeno tre livelli di tutela dei diritti fondamentali.  Storicamente, la Corte costituzionale ha ricoperto – e ricopre tuttora - un ruolo centrale nella tutela dei diritti fondamentali nell’ordinamento italiano; tali diritti sono, infatti, parte integrante dei valori sui quali è fondato l’intero assetto costituzionale interno. Come è noto, peraltro, questo ambito è oggetto di attenzione anche a livello internazionale, ove già nel 1950 è stata stipulata la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (Cedu), per il cui enforcement è stata prevista l’istituzione di un’apposita corte a Strasburgo (Corte europea dei diritti dell’uomo)... (segue)



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