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di Andrea Danesi
Le liste della coalizione di centrodestra
La coalizione di centrodestra che si presenterà alle prossime elezioni è composta da molte liste: PDL, Lega Nord, la Destra, Fratelli d’Italia, Grande Sud, MIR, Pensionati, Intesa Popolare. A questi si aggiungono altri piccoli partiti di natura locale, MPA e PID, che presenteranno però le loro liste solo in alcune regioni al Senato, con l’obiettivo di superare lo sbarramento che, data la loro presenza nella coalizione, è del 2%. La coalizione non ha ancor un candidato premier ufficiale: Berlusconi ha indicato il nome di Alfano, mentre Maroni quello di Tremonti. L’asse portante della coalizione è sicuramente rappresentato dall’alleanza tra PDL e Lega; l’accordo è stato a lungo in dubbio, vista la rottura tra i due partiti in seguito all’appoggio del Popolo della Libertà al Governo Monti, ma si è chiuso con evidenti vantaggi per entrambi. La Lega ha ottenuto il sostegno del PDL alla candidatura di Roberto Maroni alla Presidenza della Regione Lombardia e in caso di vittoria, il partito del nord governerebbe Piemonte, Veneto e, appunto, Lombardia; il PDL potrà invece contare sul bacino elettorale della Lega, necessario soprattutto in Lombardia, dove una vittoria del centrodestra è fondamentale per impedire che il PD raggiunga autonomamente la maggioranza al Senato. PDL e Lega sono affiancati da la Destra di Storace l’unico altro partito di portata nazionale e chiaramente autonomo rispetto agli altri. Accanto a questi tre partiti maggiori si trovano poi molteplici movimenti marcatamente di “Area PDL”, sia di carattere locale, sia legati a personaggi politici che comunque nell’ultima legislatura facevano parte del PDL stesso o comunque hanno ruotato nell’orbita del partito di Berlusconi; come il caso di Fratelli d’Italia, fondato da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto, o Grande Sud di Gianfranco. Nelle liste del PDL sono inoltre stati “assorbiti” anche gli esponenti di altri movimenti, come il Movimento di Responsabilità Nazionale di Scilipoti o il PID di Saverio Romano (tranne in alcune regioni dove quest’ultimo presenta liste autonome al Senato) che non presentano proprie liste... (segue)
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