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NUMERO 5 - 06/03/2013

 I piccoli partiti esclusi dal Parlamento: Amnistia giustizia e libertà, Fare per fermare il declino, Io amo l’Italia, Fli, IdV

I risultati delle elezioni politiche del 2013 hanno fatto registrare oltre che una risicata vittoria del centrosinistra sul centrodestra e il successo del Movimento 5 Stelle, l’uscita di scena di diversi protagonisti della vita politica degli ultimi vent’anni. Numerosi parlamentari della passata legislatura sono stati surclassati da una squadra di nuove leve arrivate in parlamento grazie al successo del Movimento 5 Stelle.  Molti partiti vecchi e nuovi, di cui gli stessi parlamentari esclusi erano esponenti di primo piano, non hanno superato le soglie di sbarramento previste. In particolare i piccoli partiti in lizza non coalizzati, che per accedere alla spartizione dei seggi avrebbero dovuto superare la soglia del 4% alla Camera e dell’8% al Senato, non ce l’hanno fatta. La lista di scopo degli ex radicali “Amnistia Giustizia e Libertà” ha raggiunto solo lo 0,19% dei consensi alla Camera facendo registrare il migliore risultato nella circoscrizione Sicilia 1 dove ha raggiunto lo 0,52% dei consensi. Non è andata meglio al Senato dove il risultato si è fermato allo 0,20% ed il consenso maggiore è stato in Puglia con lo 0,40%... (segue)



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