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NUMERO 14 - 10/07/2013

 Istituzioni Superiori di Controllo: modelli a confronto

L'importanza del controllo esterno sulla spesa pubblica è, come noto, principio ormai virtualmente universale e può affermarsi che quasi tutti i paesi al mondo abbiano, ad oggi, un organo apposito incaricato di effettuare tale essenziale forma di sindacato. Le Istituzioni Superiori di Controllo (o Supreme Audit Institutions, secondo la terminologia anglosassone) trovano la loro collocazione associativa, a livello internazionale, nell'ambito dell'INTOSAI (International Organization of Supreme Audit Institutions), organizzazione internazionale istituita sin dal 1953 e che raggruppa tutte le Istituzioni Superiori di Controllo dei paesi dell'ONU (ad oggi aderiscono ad essa 191 membri), sì che può dirsi che la circolazione delle esperienze ed il confronto comparativo tra i vari modelli concretamente in funzione nei diversi ordinamenti avvengano, ormai da tempo, in questa specifica dimensione istituzionale. Conviene subito precisare – dal punto di vista definitorio e sistematico – che per Istituzione Superiore di Controllo (ISC) «si intende quella istituzione pubblica di uno Stato o di una organizzazione sovranazionale che, comunque designata, costituita o organizzata, esercita, in virtù della legge o di altri atti formali dello Stato o della organizzazione sopranazionale, la massima funzione di controllo finanziario di quello Stato od organizzazione sopranazionale in maniera indipendente, avendo o meno competenza giurisdizionale» (art. 2, c. 2, dello Statuto dell'INTOSAI). Nel diritto pubblico comparato possono, così, individuarsi – secondo le più convincenti ricostruzioni classificatorie – almeno tre modelli di organi di controllo economico-finanziario esterno... (segue)



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