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NUMERO 15 - 24/07/2013

 La Corte Suprema americana dichiara incostituzionale il 'Defense of Marriage Act'

Con le decisioni "gemelle", del 26 giugno 2013, definite storiche da Barack Obama, la Corte Suprema americana ha sancito l’illegittimità del divieto di unirsi in matrimonio di due persone dello stesso sesso. Con la prima delle due decisioni United States v. Windsor (n. 12 – 307) la Corte ha dichiarato illegittimo il “Defense of Marriage Act”, c.d. Doma, “che definisce e protegge l’istituzione del matrimonio”, approvato dal Concresso nel 1996 a larghissima maggioranza. La legge, riferendo le espressioni “coniuge” e “matrimonio” esclusivamente alle coppie formate da persone di sesso diverso, si preoccupa di fornire una definizione di matrimonio quale "unione legale tra un uomo e una donna". La sentenza in oggetto ritiene lesiva “della pari tutela di tutti i cittadini che il governo è tenuto a garantire” l’affermazione secondo cui solo l’unione delle coppie eterosessuali si può definire matrimonio. In estrema sintesi, secondo il relatore Anthony Kennedy e altri quattro giudici della Corte Suprema, il “Defense of Marriage Act” è incostituzionale perché viola il V Emendamento, posto a presidio delle libertà individuali, nel punto in cui fa espresso divieto di negare a chiunque l’eguale protezione da parte della legge.



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