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NUMERO 20 - 09/10/2013

 USA - Gli Stati Uniti tra shutdown e default

In questi giorni il Congresso USA e il Presidente Obama sono impegnati in una trattativa serrata sull'approvazione del bilancio federale. Come noto le elezioni legislative del novembre 2012 (contestualmente alla rielezione di Barack Obama) hanno visto la prevalenza dei Repubblicani alla Camera dei rappresentanti (234 Rep. e 201 Dem.) mentre il Senato è a maggioranza Democratica (52 Dem., 2 Indipendenti che votano con la maggioranza e 46 Rep.). Il Presidente Obama ha presentato agli inizi di febbraio il progetto di bilancio federale con tutti gli annessi Appropriations Acts, ovverosia le leggi di finanziamento dell'apparato federale (dipartimenti e agenzie). Dal momento che l'anno finanziario e contabile negli Stati Uniti comincia il 1° ottobre, era necessario che il Congresso approvasse sotto forma di atto legislativo il bilancio entro il 30 settembre; tuttavia è proprio questo quello che non è avvenuto. L'opposizione repubblicana alla Camera dei rappresentanti guidata dal leader John Boehner ha subordinato l'approvazione del bilancio al rinvio dell'entrata in vigore della riforma sanitaria di Obama (previsto anch'esso a regime per il 1° ottobre 2013). Il Senato, controllato dai Democratici, ha respinto questo genere di modifiche, peraltro con il voto anche di molti Repubblicani più dialoganti, esaurendo però in questo modo il tempo utile per evitare lo shutdown... (segue)



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